Ci sono giornate in cui il pallone non vuole entrare. Per conferma chiedere alla Roma costretta a cedere il passo all’Atalanta cui è bastato il gol di Scalvini nel primo tempo per portare a casa i tre punti e prendersi la vetta della classifica. Roma senza Dybala, bloccatosi nel riscaldamento. Assenza pesante che si è fatta sentire nelle geometrie giallorosse. Dopo il vantaggio, solo Roma, capace di divorarsi l’impossibile. Tra fine primo tempo e ripresa, almeno dieci palle gol, ma la porta della Dea è rimasta immacolata. Mourinho espulso per vivaci proteste dopo un contatto in area ai danni di Zaniolo.
Mou perde Dybala nel riscaldamento
Ancora problemi per Mourinko che alla vigilia della sfida con l’Atalanta perde Karsdorp. Durante il riscaldamento perde anche Dybala per un fastidio al flessore. Formazione rivisitata, con l’inserimento di Matic in mediana accanto a Cristante, con Pellegrini trequartista dietro Zaniolo e Abraham. Per il resto Mancini, Smalling e Ibanez davanti a Rui Patricio. Esterni di centrocampo Celik e Spinazzola. Il nerazzurro lascia Muriel in panchina e lancia Hojlund. Stesso modulo speculare per il tecnico della Dea: tra i pali Musso, quindi Toloi, Demiral e Scalvini dietro. Esterni affidati ad HateboerMaehle, con in mezzo De Roon e Koopmeiners. Pasalic ed Ederson alle spalle del classe 2003 Hojlund. Direzione di gara affidata a Daniele Chiffi. Altro sold out allo Stadio Olimpico di Roma.
Assedio Roma, la sblocca Scalvini
All’intervallo è 1-0 Atalanta, ma con la Roma che ha tanto da recriminare per gli ultimi quindici minuti dove ha sprecato l’impossibile oltre a due parate salva risultato di Sportiello subentrato dopo pochi minuti a Musso vittima di un contatto con Demiral. Mezz’ora di studio, con le due squadre a specchio, in attesa dell’imbucata vincente. Il vantaggio della Dea è frutto di una giocata di Hojlund che la mette in mezzo per Scalvini che tutto solo si aggiusta il tiro e infila Rui Patricio. Lo svantaggio scuote la Roma che riprende a giocare come sa. L’assenza di Dybala si sente, eccome, ma la Roma crea tanto, ma non monetizza. Zaniolo lancia nello spazio Abraham ma l’inglese perde l’attimo. Ci prova Ibanez, Sportiello c’è. Zaniolo aggira Demiral, poi viene trattenuto ma resta in piedi prima di essere chiuso. Poi, occasionissima per Abraham che si ritrova solo davanti a Sportiello, che supera anche il portiere ma la palla finisce fuori di un nulla. Altra occasione per Ibanez che si ritrova solo davanti a Sportiello che lo chiude prodigiosamente.
Espulso Mourinho
Dentro Muriel e Okoli, fuori Scalvini e Hojlund nell’Atalanta che adesso vuole sfruttare il controgioco con la Roa costretta ad attaccare per riprenderla. E la Roma spinge. Da una rimessa laterale, Zaniolo ruba il tempo a Okoli e va giù in area. Per Chiffi tutto regolare, Mourinho protesta e il direttore di gara estrae il rosso. Passano sessanta secondi e l’azione si ripte, con Zaniolo che entra di nuovo in area e va giù dopo il contatto con Okoli. Chiffi fischia il fallo in attacco al romanista. Abraham è poi bravo a chiudere su una percussione di Muriel. Atalanta si difende con ordine e non spreca mai un pallone, Roma adesso nervosa. Cambio nella Roma, fuori Matic, dentro Belotti. Occasione per Ibanez di testa, sul fondo di poco. Ci prova Pellegrini, troppo debole e centrale, mentre Muriel in controgioco spaventa la Roma. Zaniolo di poco alto con un sinistro a giro. Dentro anche Shomurodov al posto di Abraham quando alla fine ne mancano poco più dieci. Spazio anche per Zalewski al posto di Mancini a quattro dalla fine. Prova l’ultima carta la Roma che si divora il pari con Shomurodov che di testa manda fuori a porta vuota. Ancora Shomurodov, per farsi perdonare, palla fuori di un nulla. La Roma attacca a pieno organico, ma non graffia con l’Atalanta che controlla e porta a casa i tre punti che consentono a Gasperini di volare solo in testa alla classifica in attesa del posticipo di questa sera tra Milan e Napoli. Per la Roma una sconfitta immeritata, per volume di gioco e occasioni create. Ma nel calcio vince chi segna. L’Atalanta lo ha fatto. E ha vinto.