Robert Vignola
Il primo successo stagionale arriva nella settimana più difficile per il Bologna. Nonostante il controverso esonero di Mihajlovic sia arrivato martedì, il successore Thiago Motta fa in tempo a sedersi solo in tribuna (sarà presentato domani) ed è così l’allenatore delle giovanili Vigiani ad intestarsi i tre punti, per giunta da fiorentino. La Viola così non decolla neanche approfittando di avversari cacciati in una situazione davvero paradossale.
I primi 20 minuti di cronaca scorrono via ariosi ma senza sussulti: Arnautovic lavora un bel pallone per Soriano (chiuso al momento di concludere), Bonaventura tira alto senza approfittare di uno scivolone di Aebischer, Skorupski deve controllare una deviazione di testa di Martinez Quarta si bella pennellata di Biraghi. Il Bologna colleziona angoli, mentre Terracciano deve uscire fuori dall’area ad anticipare Arnautovic ben lanciato. In finale di frazione Dodo prima cerca la porta ma spara alto, poi è costretto a dare forfait lasciando spazio a Venuti. All’intervallo è 0-0.
Italiano prova a far salire la qualità della squadra con Saponara ad inizio ripresa. Si vede Kouame, che semina il panico in area rossoblù, ma a sbloccarla è lo spunto di Saponara, che si beve Posch e mette un delizioso pallone che Martinez Quarta devia con tempismo. Ma la reazione è immediata: ennesima giocata sopraffina di Arnautovic che lancia Barrow e il gambiano non sbaglia sull’uscita di Terracciano. Vigiani muove subito dopo l’1-1 la sua prima pedina, togliendo Cambiaso per Lykogiannis: il tempo di mettersi in campo e il Bologna è avanti! Kasius la vince di spalla e trova il il solito Arnautovic sul secondo palo: sesto gol in stagione per l’austriaco. Italiano corre ai ripari: dentro Ikonè per Barak, mentre Arnautovic (uscito malconcio da uno scontro con Terracciano) lascia il campo a Orsolini. Da angolo, Martinez Quarta prova a far doppietta, ma la deviazione va al lato. Nel finale Kasius e Medel alzano bandiera bianca, rilevati da De Silvestri e Bonifazi. Barrow, riconquistata la fiducia, non chiude il conto per questione di centimetri. Mandragora (per un grigio Kouame) e Cabral (per Amrabat) sono l’ultima carta della Viola. Nel lungo recupero la Fiorentina cerca il pari ma trova solo i due gialli che costano l’espulsione a Igor.