Augusto Riccardi
Mbappé illumina il Psg, ma la Juve tiene e alla fine, pur sconfitta, esce a testa alta dal Parco dei Principi. Finisce 2-1 per la squadra di Galtier. Il tecnico dei parigini schiera il tridente pesante, quello che nell’immaginario collettivo, fa sognare ad occhi aperti: ci sono Messi, Mbappé e Neymar a preoccupare la retroguardia bianconera. Dall’inizio anche i due italiani Gigio Donnarumma e Marco Verratti. Davanti al portiere azzurro Sergio Ramos, Marquinhos e Kimpembe, Hakimi, Vitinha, Verratti e Nuno Mendes in mezzo. Allegri punta forte sulla difesa a tre (modulo 3-5-2) con Bremer, Bonucci e Danilo, davanti la coppia Milik-Vlahovic. Sugli esterni di centrocampo Cuadrado e Kostic, con Miretti e gli ex Rabiot e Paredes interni.
Fenomeno Mbappé
All’intervallo prevale il talento parigino. E al Psg basta un battito di ciglia per mettere il muso avanti. Parlavamo di talento, quello che sprigiona Neymar che serve al bacio Mbappé che sbuca dal nulla, si beve Bremer e di prima intenzione incrocia sul palo più lontano dove Perin non può arrivare. Ma la Juve non è come le stelle di Anton Giulio Majano e non resta a guardare. Cuadrado mette in mezzo un pallone per la testa di Milik che svetta imperioso, Donnarumma è prodigioso e respinge. Uno squillo per dimostrare che la Juve non vuole recitare la parte della vittima predestinata. Ma il talento e la classe dei parigini, è altra cosa. Stavolta è Hakimi a sfondare a destra e mettere in mezzo a rimorchio per Mbappé che colpisce al volo, in velocità e la mette dentro. Estasi Psg, Juve in ginocchio e colpo difficile da assorbire. E’ il 2-0 col quale si va all’intervallo, in un primo tempo di stelle. Ma quelle parigine.
La riapre McKennie ma non basta
L’egoismo frena Mbappé ad inizio ripresa. Gran palla di Messi che fa viaggiare il talento transalpino che entra in area e calcia sull’esterno della rete quando in area era solo Neymar che si dispera. Che rischio per la Juve che però a stretto giro la riapre. Kostic la rimette in mezzo, Donnarumma non esce, McKennie svetta più alto di tutti e la mette dentro: 2-1 e Juve di nuovo in partita. E subito dopo l’occasione per il pari, con Donnarumma che si fa perdonare l’errore precedente chiudendo sul colpo di testa di Vlahovic. Poi ancora Mbappé da posizione defilata, sinistro ad incrociare fuori di poco. Perla di Messi, sinistro da fermo per poco non centra il bersaglio. Ma è la Juve a spaventare il Psg con Locatelli, sventa Donnarumma. Poi è Perin a salvare la Juve su un rigore in movimento a botta sicura di Neymar. Tre di recupero, Taylor dice che può bastare. Vince il Psg, ma la Juve non ha affatto demeritato, soprattutto nella ripresa dopo un primo tempo impalpabile. Nell’altra sfida del girone, il Benfica ha battuto il Maccabi per 2-0.