L’Olimpico è del Napoli, Spalletti batte ancora Sarri

Nella foto: L'esultanza del Napoli (foto di Fornelli/Keypress)

Francesco Raiola

Torna a vincere il Napoli espugnando per 2-1 l’Olimpico laziale, ribaltando l’iniziale gol lampo di Zaccagni con i gol di Kim Min Jae nel primo tempo e di Kvaratshkelia nella ripresa. Al di là del risultato, il Napoli ha impressionato per il carattere e il gioco con cui ha dominato in lungo e largo l’Olimpico schiacciando la Lazio che qui aveva travolto l’Inter. Grande prova collettiva della squadra di Spalletti che va in testa alla classifica con il Milan in attesa di Roma e Atalanta. Malissimo la Lazio che subisce la rimonta napoletana con il tridente assente ingiustificato.

Sarri contro Spalletti nella sfida dell’Olimpico tra due squadre che provano ad allungare in classifica. L’ex tecnico di Chelsea e Juventus recupera Felipe Anderson che va nel tridente insieme ad Immobile e Pedro, mentre dal primo minuto gioca Luis Alberto in mediana con Cataldi e Milinkovic-Savic, in porta ancora Provedel tra i pali con Lazzari e Marusic esterni, Patric e Romagnoli coppia centrale. Spalletti invece abiura il turnover visto con il Lecce e torna al 4-3-3 e agli undici visti nelle prime tre gare, con il ritorno di Lobotka e Zielinski in mediana e Kvaratshkelia e Lozano nel tridente, in difesa tornano titolari anche Rrhamani e Mario Rui.

Pronti via e subito Lazio in vantaggio: va sulla destra Felipe Anderson che serve al centro Zaccagni che appena fuori l’area di rigore lascia partire una conclusione rasoterra a fil di palo che supera Meret apparso poco reattivo. Napoli subito sotto e chiamato alla reazione, che si sviluppa con il controllo del possesso palla e la Lazio schiacciata a difendersi. Prova Lobotka a salire in cattedra e la prima occasione vera per gli azzurri arriva poco dopo la mezz’ora quando Mario Rui recupera palla a centrocampo e serve Kvaratshkelia in profondità che in area di rigore da ottima posizione strozza troppo la conclusione tra le braccia di Provedel. Ancora il georgiano poco dopo inventa con una veronica e conclude da fuori area ma stavolta è sfortunato e colpisce in pieno il palo a portiere battuto. Ma il gol è nell’area e sugli sviluppi di un corner Kim anticipa tutti e nonostante l’intervento disperato di Provedel insacca per il meritato pareggio degli azzurri. Secondo gol per il coreano. Azzurri che provano ad approfittare del momento buono alzando i ritmi ma nel finale di tempo su occasione per il Napoli brutto scontro frontale Lozano-Marusic che perdono molto sangue. Ha la peggio Lozano che esce addirittura in barella, mentre Marusic viene fasciato. Entra subito Politano per il messicano con il primo tempo che si chiude in parità.

Si salva subito la Lazio all’inizio della ripresa con una bella discesa di Politano sulla destra che rifinisce Kvaratshkelia che però non ha il tempo per infilare subito Provedel che esce a valanga sul georgiano. L’ex portiere della Spezia decisivo ancora subito dopo quando ancora Kvara folleggia sulla sinistra e serve un assist dolce per Zielinski che di testa impegna severamente Provedel. Il Napoli è straripante e dopo un minuto prima arriva il secondo palo della serata con Osimhen che da pochi passi non riesce a ribadire in rete e poi stavolta è Zielinski che serve Kvara che da pochi metri a tu per tu con Provedel spara a volo alto sulla traversa. Sarri miracolato dalla fortuna prova a correre ai ripari subito inserendo Pedro e Vecino al posto di Zaccagni e di un inesistente Luis Alberto. Al quarto d’ora entra in scena Osimhen che parte in progressione, supera due avversari e Provedel deve ancora superarsi deviando in corner. Il gol è nell’aria e il Napoli lo stramerita: sugli sviluppi del corner Anguissa serve Kvaratskhelia che di prima intenzione con forza supera Provedel, stavolta impotente. Si scuote la Lazio dopo lo svantaggio e va vicinissima subito al pareggio quando Felipe Anderson dalla destra scatta sul filo del fuorigioco e serve Immobile che Rrhamani anticipa di un soffio. Protesta la Lazio per un contatto in area Mario Rui-Lazzari con il portoghese che alza il braccio ma Sozza fa giocare e ammonisce Milinkovic Savic per proteste. Doppio cambio per Spalletti con gli ingressi di Elmas e Raspadori per Zielinski e Raspadori. Ammonito subito dopo Felipe Anderson che a mò di vendetta falcia Maria Rui e infiamma l’Olimpico con i soliti cori vergognosi razzisti su Napoli e il Vesuvio. La prima parata di Meret arriva a venti dalla fine quando di testa Anderson lo impegna su punizione dalla trequarti di Cataldi, con il nr. 1 azzurro che devia in corner. Cambia ancora Sarri ad un quarto d’ora dalla fine inserendo Basic per Cataldi e pochi minuti dopo dentro Cancellieri e Hysaj per Felipe Anderson e Lazzari. FInale di partita con la Lazio che affannosamente cerca di alzare il baricentro con il Napoli che sembra gestire il vantaggio di misura. Ammoniti anche Spalletti e Sarri per proteste. Quattro minuti concessi da Sozza nel recupero con Pedro pericoloso in ripartenza ma strozza troppo la conclusione a fil di palo fuori. Ultimo cambio nel Napoli Ndombelè per Lobotka con l’ammonizione finale anche di Marusic.

Vittoria che fa esultare i migliaia di napoletani assiepati in Curva Sud con lo stesso risultato dello scorso anno ma con protagonisti diversi. Non ci sono più Fabiàn Ruiz e Insigne, ma il Napoli vince lo stesso e forse lo fa anche meglio con sicurezza e anche arroganza. Spalletti riscatta la brutta lettura della gara di mercoledì scacciando le sicumere che lo avevano indotto a errori di presunzione rilanciando Kvaratshkelia che dimostra di avere gran talento, così come Kim che finora non sta facendo rimpiangere Koulibaly. Mercoledì esordio europeo per il Napoli in Champions League, con il Maradona esaurito per l’arrivo del Liverpool, la Lazio che ospiterà in Europa League il Feyenoord.

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