Verso il derby. Inzaghi: “Gli episodi faranno la differenza”

Nella foto: Simone Inzaghi carica l'Inter (foto di SALVATORE FORNELLI)

Armando De Paolis

MILANO L’ultimo sorriso glielo ha regalato Marotta acquistando in dirittura d’arrivo Acerbi che Simone Inzaghi conosce molto bene. “Ha tantissima esperienza, ha già lavorato con me, conosce i metodi miei e del mio staff. È un nazionale e sarà di grande aiuto, può fare sia il centrale sia il braccetto, poi sarà utile anche fuori dal campo come lo è stato Ranocchia. Andrea ci ha dato una grande mano in certi momenti della stagione, è stato preziosissimo per i nostri successi. Sul mercato in generale, dico che è l’Inter che mi piace. La società ha lavorato benissimo, trattenendo giocatori importanti sapendo che c’erano dei paletti da rispettare. Le sessioni fatte con me allenatore sono state tutte positive a livello finanziario e la squadra è competitiva, come dimostrato l’anno scorso e come dimostreremo quest’anno”.

E allora sotto con derby in un San Siro sold out. “I duelli individuali saranno molto importanti. Sappiamo tutti cosa rappresenta un derby per la società e per i tifosi, la squadra ci arriva bene, ha recuperato mentalmente e fisicamente dalla partita di martedì, sarà un match molto importante. L’anno scorso ne abbiamo giocati tanti, l’ultimo lo abbiamo vinto 3-0 e ci ha permesso di vincere un trofeo. Certo, sappiamo quello che è successo nel derby di ritorno di campionato, ma un derby non ha bisogno di essere caricato. Tutti hanno voglia di giocarlo. Si incontrano due squadre forti, con i propri principi di gioco. Sarà una partita equilibrata, decisa dagli episodi. Dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte. I derby, anche passati, sono stati tutti equilibrati e giocati bene, serve grandissima personalità e la mia squadra ne possiede parecchia. Servirà cattiveria e determinazione perché sono partite molto sentite”.

Ad infastidirlo, l’assenza di Lukaku. “Speriamo di recuperarlo prima della sosta. Ci vorrà un po’ di tempo, ma il nostro staff medico sta facendo di tutto per mettercelo a disposizione il prima possibile. Ogni squadra deve essere pronta alle evenienze di infortuni muscolari o traumatici”.

Di certe, sa di avere per le mani una squadra molto più forte di quella passata. “Lo dirà il campo se è la squadra più forte che io abbia mai allenato. Sicuramente il mercato è stato molto intelligente, con un mix di giovani ed esperti che potranno darci un grandissimo aiuto da qui alla fine. Le critiche ricevute? L’ho detto dopo la partita con la Cremonese, si è parlato tantissimo del ko con la Lazio perché siamo l’Inter e le nostre sconfitte fanno discutere, ma comunque abbiamo nove punti in quattro partite. Possiamo sempre migliorare e cercheremo di farlo di partita in partita da qui a novembre”.

Milan che in controgioco sa come far male. “Analizziamo le partite di volta in volta, però penso che la differenza in partite del genere la facciano l’atteggiamento e le motivazioni. Siamo la stessa squadra che l’anno scorso è rimasta otto partite senza prendere gol, a prescindere dall’avversario. La condizione deve crescere e poi quando si subisce gol non starei a parlare solo dei tre difensori, ma dell’atteggiamento dell’intera squadra”.

Scudetto quest’anno ancora più complicato da centrare. “Si sono rinforzate tutte le nostre avversarie e abbiamo visto quanto sia difficile vincere. Partite sulla carta facili non si sono dimostrate tali: siamo sei-sette squadre, tutte quante con un obiettivo in testa, vincere. Una soltanto potrà farlo, le altre arriveranno nelle posizioni che contano”.

Sulla formazione, ancora tanti dubbi. “Manca l’allenamento di oggi e il risveglio muscolare di sabato mattina. Bastoni non era al 100 per cento già prima della Cremonese, aveva avuto un rialzo febbrile, però mi aveva dato disponibilità, anche se io ho preferito fare altre scelte. In questi due giorni ha avuto ancora un’indisposizione, ma oggi tornerà in gruppo e dovrò valutarlo. Come dovrò fare in attacco: senza Lukaku, saranno in tre e Lautaro è rimasto in panchina all’inizio contro la Cremonese, quindi dovrò scegliere il suo partner sapendo che Correa ha fatto benissimo e ha segnato, Dzeko ha fatto un lavoro straordinario e mi è dispiaciuto che non abbia segnato. Anche sulle fasce devo scegliere: spero che Bastoni possa essere arruolabile, saremo 19 giocatori di movimento più tre portieri. Gosens è al 100 per cento nel progetto Inter, l’anno scorso è rimasto fermo sei mesi e sta lavorando con grande voglia. In questo momento sto preferendo farlo entrare, per domani vediamo: posso scegliere tra lui, Dimarco o Darmian”.

Ma adesso basta chiacchiere. C’è il derby e Inzaghi scalpita. A San Siro calcio d’inizio alle 18,30. Arbitra Chiffi.