Augusto Riccardi
TORINO Firenze, prima uscita a sinistra. C’è la trasferta del Franchi per la Juventus di Massimiliano Allegri, due vittorie e altrettanti pari in avvio di stagione. Firenze è però trasferta ostica, da sempre. E Max lo sda benissimo. “La partita di domani è la più difficile. È sempre Fiorentina-Juve, sono partite difficili da giocare. Ho visto anche le partite della Salernitana, sarà difficile anche quella. Domani sarà importante fare risultato. Formazione. La devo ancora decidere, magari la sapete prima voi di me…”.
Juve rafforzata in maniera sostanziosa dal mercato. “Difficile dare un voto al nostro mercato. La società ha lavorato molto bene sia in entrata che in uscita. Sono rimasti i giovani e sono entrati i giocatori che volevamo. Infatti stranamente stamattina c’era un posto vuoto in lista Champions. Paredes? E’ venuto con grande entusiasmo, aumenta la qualità dei centrocampisti. Con Locatelli, Fagioli, Miretti, abbiamo giocatori di qualità. Aspettiamo il rientro di Pogba, abbiamo giocatori con caratteristiche diverse e abbiamo miscelato il tutto. Adesso dobbiamo solo lavorare, ottenere il massimo fino al 18 settembre e poi fino al Mondiale”.
Inevitabile un passaggio sulla partenza di Zakaria. “C’è stata questa possibilità, si è sentito un po’ chiuso e ha accettato questa opportunità. Faccio un in bocca al lupo a lui e ad Arthur, loro sono contenti”.
Sulla formazione regala poco o nulla. “Domani ci sarà qualche cambio. Bonucci sta bene, ora valuterò se farlo giocare domani o a Parigi. Quanto a Di Maria, non è in condizioni ottimale, però può giocare. Se saranno 45 o 60 minuti vedremo. Al momento gli unici due fuori sono Pogba e Chiesa, domani non ci sarà Rabiot perché ha preso una botta alla coscia mercoledì. Szczesny me lo sono dimenticato. Ha questa caviglia in disordine, i tempi di recupero non li sappiamo. Vlahovic? Mi ha dato una buona idea, ci penserò. Domani vedremo, abbiamo tante partite”.
Una Juve rimodulata a immagine e somiglianza del tecnico che però non vuol sentir parlare di squadra “allegriana”. “Non è questione di essere squadra allegriana. Quando hai turnazione devi equilibrarla nei ruoli. La società è stata brava, soprattutto all’inizio della stagione la società aveva un obiettivo: mantenere i giovani, non per far numero, ma perché in grado di giocare. Sono contento che Fagioli sia rimasto. Soulé è in crescita. Gatti è giovane. Kean è sempre un 2000. Gli obiettivi della società, messi a inizio stagione, di mantenere i ragazzi credo siano giusti. Sono contento? Io sono contento di come ha lavorato la squadra”.