Francesco Raiola
Vigilia della sfida contro il grande ex Sarri per il Napoli di Spalletti reduce da due pareggi consecutivi contro Fiorentina e Lecce. Sfida delicata all’OIimpico contro la Lazio, sconfitta lo scorso campionato sia all’andata che al ritorno. Azzurri che provano a riprendere il passo, lo smalto e soprattutto la qualità di gioco delle prime giornate.
Su questo batte l’indice proprio Spalletti in conferenza stampa: “Bisognerebbe rivedere la qualità di gioco, riconoscere più velocemente dove si libera lo spazio per giocarci dentro, muovere la palla con meno tocchi e più qualità ”. Kvaratshkelia nominato giocatore del mese di agosto dalla Lega di Serie A, ma che ha rallentato dopo l’impatto delle prime gare: “Sono cose normali, dipende anche dalla forza dell’avversario, della condizione in quel momento, è uno che viene da un paese differente, abituato a cose diverse, un po’ di conoscenza serve sempre, per trovare la scorciatoia all’adattamento si bruciano più energie e ti manca qualcosa. Sono periodi, il rodaggio bisogna farlo”. Spalletti contento del mercato e dell’impatto dei nuovi acquisti: “Sono ad un buon punto, iniziano a conoscersi, si comincia a parlare di quello che è il nostro calcio, cosa vogliamo offrire nelle partite, conoscere la squadra, secondo me siamo ad un buon punto perché negli allenamenti la palla gira abbastanza bene e si va anche con i ritmi giusti perché bisogna andare forte in molte fasi della partita. Quando ci annullano con la pressione bisogna ritrovare lo schema giusto per sterzare dall’altra parte, forte e continuo, stando sempre corti per poi riconquistarla alta. Sono felicissimo di essere l’allenatore del Napoli, le mie ambizioni sono di un livello che non so se altri possono arrivarci, ma non garantisco niente. Io faccio ciò che mi è richiesto, se non sono gradito a tutti (ride, ndr), la mia risposta è questa”. Sulla Lazio e sulla partita di domani: “L’ho già detto più volte, la qualità del gioco di Sarri è riconoscibile, ogni tanto si passa dal 4-3-3 ma i sistemi si deformano perché non si rimane sempre 4-3-3 e si va a prendere quegli spazi che la squadra avversaria lascia, per questo i calciatori devono adattarsi a scenari differenti. Se quello spazio da prendere dalla mezzala è occupato, un altro sale e va a fare quel ruolo. Loro fanno pressione costante e continua, hanno spazi alle spalle, può esaltare la nostra qualità ma se lo fanno bene ti montano addosso e diventa difficile negli spazi stretti. Dipenderà da noi nel trovare bene i vuoti e gli spazi che non sono sulla trequarti, ma dove gli altri li lasciano”. Su Raspadori: “E’ uno duttile, uno che va in questi vuoti, li riconosce, la palla addosso la sa reggere, non gli dà fastidio la marcatura perché ha forza. In questa liquidità di calcio può fare l’esterno, la mezzala, la punta, il trequartista, si adatta a quello che dicevamo prima”. Su Lobotka e Kim: “Tanguy è un gran calciatore, deve conoscere delle cose, adattarsi al nostro calcio, ma è un gran calciatore, sa farla muovere veloce, il rumore quando passa lo si sente, è uno che ha sempre lo specchietto retrovisore ben posizionato, quando guarda davanti ha imbucate di grandissima qualità , ha tiro, buon impatto fisico, bisogna un po’ elevare il tutto e farlo giocare qualche volta.. Kim e’ una certezza, una sicurezza sin dal primo momento in cui è entrato. Rispetto al comandante totale, ma lui è sulla buona strada”. Obiettivo principale in questo momento è riprendere qualità di gioco e fornire un’identità alla squadra: ” Bisogna offrire un calcio riconoscibile dai tifosi e bisogna stare nel gruppo dell’alta classifica, di quel condominio, è un campionato difficile ma dobbiamo assumerci le responsabilità nel vestire questa maglia con questo passato, chi ci ha giocato e le qualità che abbiamo. Le ambizioni sono altissime, ma qui non può passare il concetto vincere o fallimento. Bisogna avere tempo e pazienza.”. Sui moduli usati: “I sistemi sono sulla carta quando li guardiamo, ma una volta si diventa 4-3-3 con due punte vicine ad Osimhen, una volta 4-4-2 con l’inserimento di un mediano che galleggia, quando Di Lorenzo sale in sovrapposizione interna o esterna… Politano è dentro il campo nella via di mezzo, se rompe il centrale opposto per prenderlo la punta ha lo spazio per attaccare alle spalle. Kvara è forte nell’uno contro uno, se punta il terzino è uno che sa saltarlo, la soluzione a tutti i discorsi”.
Sulla formazione di domani, probabile ritorno alla formazione delle prime tre giornate con Meret che ha scacciato i fantasmi di Keylor Navas e con la fiducia del rigore parato, è confermatissimo titolare. Difesa con Di Lorenzo e Mario Rui esterni, torna Rrhamani in coppia con Kim, nonostante Ostigard non abbia sfigurato, anzi. In mediana torna il centrocampo a 3 con Lobotka, Zielinski e Anguissa, nel tridente Kvaratshkelia, Osimhen e Lozano.
Fischio di inizio alle ore 20.45 all’Olimpico, arbitro del match il giovane promettente Sozza di Seregno.