I Gatti di vicolo miracoli

Nella foto: Federico Gatti (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Massimo Ciccognani

WOLVERHAMPTON C’è un cuore che batte nel cuore azzurro della nostra Nazionale. Il cuore di tanti ragazzi che Roberto Mancini ha chiamato per uno stage in vista del nuovo corso, quello che porterà agli Europei in Germania del 2024 e ai mondiali in Canada, Stati Uniti e Messico del 2026. Dei volti nuovi, c’è una storia particolare, una di quelle favole che solo lo sport sa regalare. Ed è la storia di Federico Gatti, 23 anni, pronto a festeggiare il nuovo compleanno il 24 di questo mese. Ma lui il regalo se lo è già fatto ed è custodito gelosamente nel suo cuore. A Wolverhampton ha esordito i maglia azzurra al centro della difesa accanto ad Acerbi. Ne parlano come il nuovo Chiellini, ma la storia di Federico Gatti è particolarissima, perché fino a poco tempo fa, tutto poteva immaginare, meno che indossare la maglia della Nazionale. Un operaio prestato al calcio, perché Federico ha cominciato a giocare nei campionati minori, dal vivaio del Chieri per poi passare all’Alessandria ma senza incidere. Il suo habitat rimangono i dilettanti e riparte dal Pavarolo. Intanto continua a lavorare perché quel calcio non porta denari e perché suo papà è rimasto senza lavoro. E allora, eccolo dare una mano alla famiglia. Fa il muratore, lavora in una serramenta, al mercato, ma senza mai perdere di vista quel pallone che rotola. Con il Pavarolo vince la Coppa Italia di categoria e il campionato di Promozione e viene promosso in Eccellenza. A quei tempi giocava da mezzala, ma per problemi di squadra, si sposta a fare il centrale di difesa. Intanto passa al Verbania in Eccellenza e vince il campionato. Per la prima volta si affaccia in serie D. Non parliamo di una vita fa, ma semplicemente di due anni fa, stagione 2020, quando affronta la prima stagione in serie D con il Verbania. La fortuna comincia a girare dalla sua parte. Lui ci mette tantissimo del suo, dietro è un colosso insormontabile. Lo nota la Pro Patria e lo porta a giocare in serie C, dove non soffre il salto di categoria, dimostrando di essere di un altro pianeta. Lo vede il Frosinone, in serie B e lo acquista per la cifra di 175mila euro. Bruciate letteralmente le tappe: dai dilettanti alla serie B in appena quattro anni. Detta così, il Frosinone potrebbe rappresentare in punto di arrivo, ma Federico ha voglia di stupire ancora. E anche a Frosinone, nonostante si tratti di serie B, non mostra incrinature e gioca una stagione straordinaria, tanto da attirare l’attenzione della Juventus che non se lo fa sfuggire. E ieri sera, l’esordio in Nazionale ancora prima di quello in serie A, perché la Juve lo ha preso sapendo di avere per le mani un talento. Sarà il sostituto di Giorgio Chiellini. L’esordio in Nazionale, senza farsi tremare le gambe e chiunque della Nazionale dei Tre Leoni si è avvicinato dalle sue parti, ha avuto vita durissima. Federico gioca con naturalezza, sciolto. Nel futuro azzurro e della Juve, è stampato il suo nome. “Voglio ringraziare quelli che non hanno creduto in me, perchè mi hanno dato la forza per non mollare mai”.

E ieri sera quell’esordio dorato senza mai tradire emozione, giocando da protagonista. “Avevo percepito in settimana che avrei esordito – dice Federico Gatti al termine di Inghilterra-Italia ai microfoni della Rai – e il giorno prima della partita confesso di aver dormito quasi niente. E’ stata un’emozione stupenda, mille altri di questi giorni. La dedica va alla mia famiglia e alla mia ragazza che mi sono sempre vicini. Quest’anno ho giocato in Serie B, e all’improvviso trovarmi contro calciatori che giocano in Champions è un po’ così ma quando entro in campo non guardo in faccia nessuno. Abbiamo giocato un grande match, nel primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti e non abbiamo subito gol. Vivo per queste partite, c’è una tensione che scarichi solo in campo”.

Una notte speciale, da ricordare, il fascino della prima volta. Ma la storia di Federico, è appena cominciata.

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