L’Italia decolla: 2-1 all’Ungheria

Nella foto: il gol di Barella (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Massimo Ciccognani

CESENA Dopo il pari di Bologna con la Germania, arriva il prio successo in Nations League per l’Italia che a Cesena doma una irriducibile Ungheria per 2-1 per effetto dei gol messi a segno nel primo tempo da Barella e Pellegrini, mentre nella ripresa i magiari la riaprono grazie ad un’autorete di Gianluca Mancini. Una buona Italia, soprattutto dopo il gol, con tanti giovani vogliosi di far bene e mettersi in luce. 

Mancini e Rossi, amici contro

Altro giro, altre novità nell’Italia con Mancini che nel secondo impegno di Nations League al “Manuzzi” di Cesena contro l’Ungheria cambia ancora gli uomini in campo. C’è Gnonto dal primo minuto dopo il buon impatto in azzurro a Bologna contro la Germania. Nel 4-3-3 del tecnico azzurro, a completare il reparto offensivo Politano a destra e Raspadori a sinistra. Dietro davanti a Donnarumma, coppia centrale formata da Bastoni e Mancini, con Calabria a destra e Spinazzola a sinistra. Infine, in mezzo, Pellegrini, Cristante e Barella. L’Ungheria del ct italiano Marco Rossi, si affida al suo 3-4-2-1: dietro ci sono Lang, Orban e At. Szalai davanti a Dibusz. In mezzo Nego, A. Nagy, Schafer e Z. Nagy, con Szoboszlai e Sallai alle spalle di Ad. Szalai. Direzione di gara affidata allo svizzero Scharer. Spalti gremiti, circa 15mila spettatori, con 1500 ungheresi che si sono fatti sentire, eccome. In tribuna d’onore anche il Premier Ungherese, Orban. 

Barella-Pellegrini, l’Italia va

Il rimpianto, nel vederlo giocare, è davvero tanto. Leonardo Spinazzola ritorna e si riprende l’Italia. Mancava dal 2 luglio quando si infortunò a Monaco di Baviera contro il Belgio con la rottura del tendine d’Achille. Stasera a Cesena ha sfornato una prestazione sanguigna. Non è ancora al top, ma il futuro è nelle sue gambe. Non è al top, ma nei primi quarantacinque minuti, sull’out mancino, ha fatto letteralmente la differenza. Un match equilibrato contro la dinamica Ungheria dell’italiano Marco Rossi, amico ed ex compagno di Mancini. Proprio da una percussione del romanista, è nato il vantaggio, raccogliendo un lancio da dietro e rimettendola in mezzo con i tempi giusti per l’inserimento di Barella che non si è fatto pregare: 1-0 alla mezz’ora. Fino ad allora, un’altra solare palla gol, nata sull’asse romanista Pellegrini-Mancini, con incornata del numero 15 azzurro deviata con la punta delle dita in angolo dal portiere magiaro. L’Italia ci ha messo un po’ per tenere a bada gli ungheresi che pure sono reduci dalla vittoria sull’Inghilterra per cui non da trascurare. Italia che ha provato a creare, con il solito Cristante che fa tanta legna, si vede poco agli occhi, ma sa interdire e costruire come pochi altri. Giocatore di sostanza. Anche Barella ha faticato ad entrare in partita, davanti Gnonto e Raspadori, nel tridente leggero del ct, hanno corso tanto, l’attaccante del Sassuolo si è mosso bene, quello dello Zurigo ha sfiorato un gol che sembrava fatto. Poi il raddoppio è arrivato con una percussione di Politano, attivo sulla destra, che Pellegrini, secondo gol consecutivo in azzurro, ha sfruttato come meglio non avrebbe potuto. Dietro Mancini e Bastoni hanno palesato sicurezza, Donnarumma c’è, un’ottima parata sullo 0-0 nell’unica occasione in cui gli ungheresi hanno provato a far male, trovando la pronta e reattiva risposta del portiere del Psg. Bene così, un’Italia in prova, ma che sta iniziando a crescere bene.

Autorete di Mancini, l’Ungheria la riapre

Parte forte l’Ungheria alla ripresa del gioco ed è ancora bravo Donnarumma deviando da pochi passi su Nego. Ma è l’Italia a sfiorare il terzo gol con Politano, traversa piena. Cambia Rossi: dentro Styles per Adam Nagy e poi Fiola al posto di Nago. All’improvviso la riapre l’Ungheria. Centro di Fiola che doveva essere facile preda di Mancini che invece anticipa Donnarumma mettendo il pallone nella propria porta: 2-1, con il romanista rincuorato dallo stesso Donnarumma dopo l’errore. 

Vince l’Italia ed è prima di girone

Cambia Mancini, fuori Pellegrini dentro Locatelli. L’Italia torna ad attaccare, bravo il portiere magiaro ad anticipare Gnonto. Poi l’Italia si fa sorprendere da un veloce controgioco ungherese. Ci pensa Donnarumma a smanacciare in angolo una conclusione dell’ex Palermo Salla, poi girata al volo di Orban, il portiere azzurro blocca. Doppio cambio azzurro: dentro Belotti e Dimarco per Politano e Spinazzola che hanno speso tanto. Poi tocca a Tonali e Zerbin (Frosinone) entrare in campo al posto di Raspadori e Barella. L’Italia prova a chiuderla nel finale con Locatelli, bravo Dibusz a bloccare. Quattro di recupero, ma succede nulla. Finisce qui, con la vittoria azzurra. Che fa classifica e tanto morale in vista della doppia trasferta contro Inghilterra e Germania. Azzurri primi nel girone con 4 punti, poi Ungheria a 3, Germania a 2 e Inghilterra a 1. Il nostro prossimo avversario a Wolverhampton l’11 giugno.