A Wembley contro l’Argentina, sarà l’ultima in Nazionale per il capitano Giorgio Chiellini. Per lui in azzurro 116 presenze. E oggi a Coverciano, il saluto ufficiale alla maglia azzurra. “Mi mancheranno tutti i ragazzi. Negli anni, ho avuto davvero il piacere di condividere lo spogliatoio con tanti giovani, sono dei fratellini. Con gli anni sono riuscito a vivere con un po’ più di leggerezza e serenità tutto ciò che facciamo, l’esperienza ti forma e ti migliora e credo sarà così anche per i 20enni di oggi”.
Ha vinto l’Europeo, ma non il Mondiale. “Io credo nel destino. Nel 2006 ero parte del gruppo, ma poi giustamente non andai in Germania. Nel 2010 e nel 2014 abbiamo vissuto Mondiali deludenti ma ci sono stato… Volevo cambiare la mia storia coi Mondiali, ma purtroppo non ce l’ho fatta. Al contrario, gli Europei li ho sempre vissuti da protagonista e l’ultimo l’abbiamo vinto. Non ho rimpianti. Mi sto godendo le ultime settimane, prima alla Juventus e poi con la Nazionale”.
Nel mirino Los Angeles. “Per il mio futuro valuterò tutto dopo, mi voglio godere a pieno questi giorni. Dopo Londra, andrò con le mie bimbe a Disneyland e c’è tutto giugno per decidere. Non pensavo si potesse complicare la vita per il Mondiale, i due pareggi di settembre mi hanno fatto accendere un po’ la lampadina, poi a novembre e a marzo non siamo arrivati alle partite nelle migliori condizioni. Purtroppo le due gare di settembre ci hanno complicato un po’ la vita per dopo, il pari con la Bulgaria ancor più del pari con la Svizzera. Assenze e stati di forma non ottimali ci hanno un po’ penalizzato: mi dispiace, dispiace a tutti. Credevamo davvero di poter fare un bel Mondiale, questa squadra quest’anno poteva crescere ancora e inserire nuovi ragazzi. Sono contento sia rimasto il ct Mancini, per me è garanzia di crescita e con lui si potrà difendere il titolo europeo tra due anni. E con lui, si possono dare le giuste convinzioni all’ambiente e al gruppo: nei prossimi mesi, qualche difficoltà è da mettere in conto ma per risalire bisognerà ripartire anche da questo per poi essere pronti tra due anni”.
Parola d’ordine, ripartire. “Bisogna ripartire dalle cose fatte bene, sono molto fiducioso per il futuro. Abbiamo vinto l’Europeo anche inaspettatamente, non essendo la squadra più forte, ma mi aspetto da questo gruppo tanta crescita. Sui ricordi, metto la vittoria dell’Europeo e la serata di mercoledì, sono tanto felice. Quello stadio ricorda la vittoria dell’Europeo: per tutti questi motivi sono qui, altrimenti no. Poi c’è l’esordio, che è sempre bello e magico. Tornando all’Europeo, con chi ho vinto quella competizione resterò sempre fratello tutta la vita”.
Mondiali e Champions, i due grandi rimpianti. “Io non ho rimpianti. Certo, volevo vincere la Champions e il Mondiale ma ciò che ho imparato nel corso della mia crescita è anche la cultura della sconfitta, il voler ribaltare la situazione dopo aver perso”.
Un carriera straordinaria. “Inimmaginabile. La Nazionale è il sogno di tutti i bambini e non potevo pensare un percorso del genere. Che capitano sono stafo? Sono stato me stesso. L’ho già detto, ognuno porta nello spogliatoio le sue caratteristiche, io sono una persona pacata e serena e ho provato a trasmettere questi valori agli altri”.
Chiellini intanto scommette sul futuro della difesa azzurra. “Io credo che Bastoni abbia un futuro radioso dinanzi a lui. Glielo dico da tempo, dalla prima volta che l’ho visto. Poi sui nuovi non voglio sbilanciarmi, perché non li conosco bene. Bastoni deve solo giocare, sbagliare e migliorare: a 23 anni non si può essere perfetti, ma lui ha tutto per fare 10-12 anni in maglia azzurra”.
A Wembley, l’ultimo discorso ai compagni. “Non ci ho ancora pensato. Non sono però una persona da grandi discorsi, sono più una persona da abbracci. Probabilmente proverò a farli sorridere”.