Prendiamoci il quinto posto. Poi, Tirana

Stefano Sale *

Col senno di poi siamo tutti bravi a riscrivere le partite. Ma lo avevamo anticipato.  La squadra era troppo stanca e scarica dopo la semifinale col Leicester giovedì scorso. Contro la Fiorentina era auspicabile un turnover massiccio, che non c’è stato. Ed infatti non è andata per niente bene. Servivano gambe fresche e testa sgombra. Dovevano giocare dall’inizio tutti quelli che erano rimasti in panchina giovedì, i vari Veretout, El Sharaawy, Shomurodov, Maitland-Niles, Kumbulla, Perez, Bove e Afena. Con magari fare dei cambi in corso nel secondo tempo. Non era un rischio, perchè poi lo abbiamo visto subito, dopo solo pochi minuti si vedeva che i titolari non c’erano, senza testa e senza gambe. Come se non bastasse, la solita classe arbitrale a danneggiarci, per l’ennesima volta. La Fiorentina viaggiava comunque ad un altro passo, nella corsa e nella determinazione. Proprio per questo motivo servivano forze fresche. Ora vediamo se Josè Mourinho il turnover lo farà davvero contro il Venezia, ultima partita in casa della stagione. Il paradosso è che adesso serve vincere le ultime due se vogliamo assicurarci l’Europa League l’anno prossimo. Quindi inutile piangersi addosso, serve scaricare la pesantezza e l’adrenalina della partita di coppa.  La sensazione è che si cercherà di fare il massimo, senza risparmiarsi troppo. Bisogna solo stare attenti agli infortuni. Poi l’ultima partita anticipata al venerdi per preparare la settimana che ci porterà a Tirana. La priorità assoluta per questa città. Un evento che aspettiamo da troppo tempo. Nonostante tutto il caos organizzativo ed i pochi biglietti a disposizione ci saranno migliaia di romanisti al seguito. Il sogno si avvicina. Ma prima il campionato da onorare. Forza Roma!

* Roma Club Dublino, tifoso Roma

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