La testa al City, ma intanto c’era da chiudere il conto con la Liga. E il Real non ha atteso oltre. Bastava un punto per la matematica, ma i Blancos hanno esagerato, battendo al Bernabeu per 4-0 l’Espanyol, conquistando per la trentacinquesima volta il titolo di Campione di Spagna, con 17 punti sulla seconda, il Siviglia, attualmente seconda, a quattro partite dalla fine. Non c’è stata partita, come non c’è stato campionato, totalmente dominato dalla squadra di Carlo Ancelotti che dal suo ritorno alla Casa Blanca, ha fatto solo benissimo. Liga e, per ora, semifinale di Champions. Una festa al Bernabeu: doppietta di Rodrygo in dieci minuti prima dell’intervallo. Nella ripresa, terzo gol di Asensio e poker servito del solito Benzema, subentrato solo nella parte finale del match per risparmiare energie in vista della sfida al City di mercoledì. Per il francese, 42 reti in altrettante partite giocate. Impressionante la stagione spagnola del Madrid che in 34 giornate ha firmato 25 vittorie, 6 pareggi e appena 3 sconfitte, 73 i gol segnati, solo 29 quelli subiti. Una festa annunciata, iniziata negli spogliatoi del Bernabeu e che finirà stasera nella tradizionale Plaza de Cibeles dove i Blancos sono soliti festeggiare le loro vittorie. E domenica prossima, in occasione del derby al “Metropolitano”, i calciatori dell’Atletico riserveranno il “pasillo d’onore alla squadra di Ancelotti. Festa misurata, quella di stasera. La testa, è ghià al City: mercoledì c’è in palio la finale di Champions.
Liga. Festa Real: Blancos campioni di Spagna
