Batticuore Roma: Salernitana piegata nel finale

Nella foto: l'esultanza di Smalling e Carles Perez (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Una partita complicatissima all’Olimpico, che la Roma vince nel finale ribaltando il vantaggio di Radovanovic nel primo tempo. Tutto in tre minuti, prima il pari di Carles Perez, poi la rasoiata sotto isura di Smalling. Ma quanta fatica per i giallorossi per scardinare il muro di una Salernitana attenta, accorta, che ha sfruttato l’unica occasione avuta in tutta la partita con una punizione al bacio di Radovanovic. Tutto complicato per la squadra di Mourinho che ha finito col prendere d’assedio l’area campana. E sono arrivati nel finale i due gol che in ottica Europa valgono tantissimo, come valgono quale iniezione di fiducia a pochi giorni dalla sfida di ritorno con il Bodo, dove servirà più cinismo oltre che segnare almeno due gol per accedere alle semifinali. La Salernitana ha fatto la partita che doveva. Diligente, ha spezzettato il gioco quando era necessario, si è chiusa comprensibilmente a difesa dell’insperato vantaggio, ma nel finale anche quel muro che sembrava invalicabile, è crollato.

Il ritorno di Spinazzola

Mourinho apporta poche modifiche all’assetto tattico. Davanti sceglie Felix insieme a Tammy Abraham. Dietro, davanti a Rui Patricio, Kumbulla, Smalling e Ibanez, in mezzo Karsdorp, Cristante, Oliveira ed El Shaarawy, Mkhitaryan trequartista alle spalle delle due punte. Dopo nove mesi dall’infortunio agli Europei in Italia-Belgio, torna Leonardo Spinazzola che ovviamente va in panchina per cominciare a respirare l’aria del campo. Ancora panchina per Nicolò Zaniolo. Nicola si affida al tandem Ribery-Djuric. In 65mila all’Olimpico, con 5000 tifosi campani.

Radovanovic gela l’Olimpico
La Roma parte forte, con gli uomini di Mourinho subito in pressing alto. Ma la Salernitana tiene botta e comincia ad uscire dalla propria metà campo. E alla prima occasione mette il muso avanti. Ederson steso fuori area, punizione per i campani. Tocco di Ribery per un destro micidiale di Radovanovic che passa in mezzo alla barriera e si infila sotto l’incrocio. La Roma si scuote e prende a spingere con decisione. Protagonista nella seconda metà della prima frazione, diventa il Var, con i giallorossi che reclamano per due calci di rigore. Sul primo Mkhitaryan va giù in area, ma per Volpi il contatto con Obi non è da punire con la massima punizione. Altra occasione a stretto giro, quando Gyomber stende Felix. Necessario il Var che dice che il contatto è fuori area, nulla di fatto.

Perez-Smalling, la Roma la ribalta nel finale

Fuori Kumbulla, dentro Zaniolo alla ripresa del gioco con Mourinho che aumenta il potenziale offensivo. Roma che attacca a pieno organico e Salernitana tutta raccolta dietro la linea del pallone. Difficile trovare varchi. Se ne apre uno per Felix che però ha un controllo poco felice. Ci prova Zaniolo, palla in angolo. Entra Dragusin per Ranieri nella Salernitana. Palla gol per Felix che incorna ad incrociare sul secondo palo, palla fuori di nulla. La Roma attacca a testa bassa, ancora Zaniolo, facile per Sepe. Ancora Zaniolo in vetrina, destro chirurgico, palla deviata all’ultimo in angolo. Triplo cambio per la Roma: dentro Zalewski, Shomurodov e Carles Perez, fuori El Shaarawy, Felix e Sergio Oliveira quando alla fine ne mancano poco più di venti. Dentro anche Veretout per Cristante, mentre la Salernitana si copre ancor di più a protezione del prezioso vantaggio. La Roma attacca ma non sfonda. Dieci alla fine, la Salernitana non esce più. E il muro granata crolla con il sinistro maligno da fuori di Carles Perez che rimette la partita in parità. Il cronometro dice otto più recupero alla fine. Shomurodov di controbalzo di poco alto. E a stretto giro la Roma la ribalta. Punizione di Veretout, palla che danza in area, da dietro arriva Smalling che apre il piatto e infila Sepe: 2-1 Roma in appena tre minuti. Sepe ipnotizza Shomurodov lanciato a rete. Tre di recupero, con Shomurodov che si divora il facile 3-1. E finisce qui. Vince la Roma che si riprende il quinto posto. Salernitana sempre ultima.

Nella foto: il gol di Radovanovic (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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