Verso Qatar 2022, domani Italia-N. Macedonia. Mancini: “Poco tempo a disposizione, ma siamo sempre noi”

Nella foto: il ct Roberto Mancini (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)

Massimo Ciccognani

PALERMO Il giorno è arrivato. Domani si aprono le porte del “Barbera” di Palermo (20.45) per ospitare Italia-Nord Macedonia, primo round degli spareggi per l’accesso al prossimo mondiale. Roberto Mancini appare sereno, anche se di tempo per preparare la partita ne ha avuto pochino. “Non abbiamo avuto tanto tempo, i ragazzi arrivano e devono recuperare dalle fatiche, dai viaggi. Abbiamo provato qualcosa nella mezza giornata di ieri e proprio per questo motivo abbiamo confermato i ragazzi dell’Europeo. Si conoscono bene e sanno ciò che dobbiamo fare”. 

Da cancellare l’amarezza del 2017, la doppia sfida con la Svezia che ci ha precluso le porte di Russia 2018. Nove di questi calciatori hanno vissuto quell’amarezza, magari l’occasione per il riscatto. “Non lo so se può essere un vantaggio o meno, questo fa parte della vita di uno sportivo. Ci sono momenti entusiasmanti e altri di delusioni, magari si potesse solo vincere… Come ha detto Chiellini, basta essere concentrati su ciò che dobbiamo fare: l’Italia sa giocare bene a calcio e noi dobbiamo pensare al campo, non ad altre cose”. 

Quattro squadre (in campo anche Portogallo e Turchia) ma per Mancini non c’è un favorito. “Si parte tutti uguali, tutte le gare partono dallo 0-0 e in 90 minuti può accadere qualsiasi cosa. Le partite vanno giocate tutte, anche quelle che sembrano scontate. Non credo ci siano favoriti”. 

Costretti al supplemento dopo i due rigori sbagliati da Jorginho contro la Svizzera. Mancini però non ha dubbi. “Dopo i 2 della Svizzera ne ha segnati sette di seguito, ha ritrovato la precisione… Non sarà un problema, se ci sarà un rigore lo tireremo. Palermo ci ha sempre supportato e lo farà anche questa volta, con lo stadio tutto esaurito. Due anni fa siamo stati a Palermo e il pubblico si fa sentire, il fatto che domani si tornerà al 100% sarà una cosa positiva in più rispetto agli ultimi due anni. A Palermo il supporto alla squadra c’è sempre stato, speriamo dopo la gara di domani di essere tutti felici e contenti”.

Un tour tra sport e cucina in giro per l’Italia e l’Europa per seguire i suoi ragazzi. “Gastronomico bene… Il resto era solo per vederli un po’, da novembre ci eravamo visti, ma non con tutti, solo due giorni a gennaio. Era importante rivedersi per chiacchierare un po’, è stato un giro positivo”. 

Macedoni che verranno a Palermo molto abbottonati. Un problema in più. “Non credo la gara di domani sarà da risolvere il prima possibile, partiamo dallo 0-0, non c’è un risultato da ribaltare. Loro si difendono bene e hanno qualità tecniche, hanno vinto in Germania. Dobbiamo rimanere tranquilli e fare la nostra partita. Qualcosa abbiamo provato, vedremo durante la partita ciò che potremo fare. La pazienza bisogna averla, loro difendono bene e non ci daranno molti spazi, ma non dobbiamo farci prendere dalla foga”.

Otto mesi fa la vittoria dell’Europeo, per Mancini non è cambiato nulla. “Non è cambiata la Nazionale, abbiamo sempre provato a fare il nostro gioco. Quando prepari un Europeo o un Mondiale hai tempo, quando giochi partite durante la stagione hai meno tempo. Però la squadra non è cambiata molto”.

E allora, andiamo a giocarcela questa prima sfida. Con la consapevolezza di essere l’Italia.

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