Italia verso il Qatar. Mancini: “Voglio vincere il mondiale”

Nella foto: il Ct Roberto Mancini

Massimo Ciccognani

FIRENZE Inizia da Coverciano l’avventura azzurra, destinazione Qatar. Prima tappa giovedì a Palermo contro la Macedonia del Nord. In caso di vittoria, playoff finale in casa della vincente tra Portogallo e Turchia. In conferenza un Roberto Mancini sereno, consapevole dell’importanza della posta in pali. Nella sala di Coverciano, le immagini dei trionfi azzurri. Ma gli ultimi giorni, un po’ come accadde questa estate, tanti trionfi azzurri nello sport. Magari, lo sprinti per staccare il biglietto per Doha. “Lo sport italiano dà sempre grandi soddisfazioni, poi non si può sempre vincere ma è sempre stato ad altissimo livello. Ci ha sempre dato grandi vittorie, poi possono esserci momenti più difficili ma ci ha sempre dato grandi soddisfazioni lo sport italiano. Questa estate abbiamo iniziato noi e gli altri ci hanno seguito, ora speriamo accada il contrario. Ma il bello sarà a novembre-dicembre, ora c’è questa settimana di passione”. 

Eppure, nonostante l’importanza di questa missione, non è stata rinviata l’ultima giornata di campionato. Mancini fa spallucce. “Cosa posso dire? Ora è meglio restare concentrati su ciò che possiamo fare”. 

Nel gruppo, non è rientrato Balotelli. Mancini spiega il suo pensiero. “Ho cercato di portare chi poteva essere più utile. Abbiamo un mezzo allenamento di domani pomeriggio, poi un allenamento di domenica. Non abbiamo tanto spazio per poter provare cose nuove. La base è stata quella dei giocatori venuti all’Europeo, tranne Bernardeschi che ad esempio non stava benissimo o qualcun altro rimasto fuori ma non ne potevo portare 40. Così sono già abbastanza. Si chi non sta ancora benissimo faremo delle valutazioni. Non diamo per scontata la prima partita, non sarà semplice, poi eventualmente ci saranno altri 4 giorni per preparare la seconda”. 

Ai possibili scenari, Mancini non pensa. “Allo scenario B pensate voi… Allo scenario A ci penso io e di quello parlo. Possiamo attaccarci a basi solide, siamo positivi e pensiamo possa andare tutto bene. Non saranno due gare semplici, ma forse non dovevamo nemmeno esserci ma può capitare di andare un po’ più in difficoltà. Ci sta”. 

Su cosa serve in questa settimana, Mancini lo ha ben chiaro in testa. “La nostra squadra ha ottenuto risultati perché è partita dalla base del gioco e deve restare quella, credo paghi sempre. Dobbiamo riprendere a giocare come abbiamo sempre fatto, quanto ottenuto non è arrivato per caso. Partiamo da una base solida, avremmo fatto volentieri a meno di queste partite ma i ragazzi stanno bene, questa è una base importante. In attacco abbiamo portato attaccanti di diversi tipi per queste due partite”. 

Idee chiare, voglia di arrivare a Doha e poi… “Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale, per vincere il Mondiale dobbiamo vincere queste due partite. Vogliamo andare al Mondiale per vincerlo”.

Due gare nel giro di appena cinque giorni. Difficile ipotizzare troppi cambiamenti. “Forse sono meglio i cinque giorni tra giovedì e martedì e quelli tra oggi e giovedì, Emerson Palmieri è arrivato mezz’ora fa e in molti hanno giocato ieri. Non credo la squadra possa cambiare così tanto”. 

Molti giocatori col fiato corto, a cominciare da Insigne e Barella. Il Mancio non ci pensa. “No, non sono preoccupato. In Nazionale hanno sempre fatto bene. E’ chiaro che durante la stagione ci sono momenti in cui non sei al 100%. Chiellini? Sta abbastanza bene, il fatto di aver giocato è positivo. Probabilmente non farà le due partite, ma ne parleremo insieme e decideremo”. 

Donnarumma un po’ giù dopo l’eliminazione in Champions, il ct non è però preoccupato. “No, assolutamente. E’ meglio averlo con noi che contro”. 

Fiducia la parola chiave. “Sono fiducioso perché so di avere bravi giocatori e professionisti che hanno costruito dal nulla una vittoria all’Europeo quando nessuno ci credeva. Ma nessuno… La fiducia deve ripartire proprio da questo, da ciò che abbiamo fatto. La squadra è solida, ha delle qualità. Sensazioni ed emozioni ci sono, la cosa però a cui si deve pensare principalmente è quanto accaduto a luglio. Ripartire da quella”. 

Barbera pieno al 100% della capienza, eppure, e torniamo al vecchio tema della mancanza di giorni per preparare le gare, sembra ci sia disinteresse per l’azzurro. “La Nazionale in Italia è di interesse durante il Mondiale e l’Europeo. Queste due gare possono portarci al Mondiale, quindi immagino che gli italiani siano fiduciosi e faranno il tifo. Palermo è sempre stato molto entusiasmante come ambiente, sono sempre molto vicini alla squadra. Ciò che voglio è solo la massima concentrazione per questa partita. I ragazzi devono fare ciò che sanno fare. Noi siamo concentrati sulla gara di gioved. Gufi e gufetti? Ci sono sempre stati e ci saranno sempre, non credo sia un problema”. 

Altro problema i centrali di difesa. “Abbiamo queste 2-3 situazioni, Bonucci si sta allenando, sta abbastanza bene, ma sarà valutato per la seconda partita. Una squadra per vincere deve avere una grande difesa. Chiellini? Devo parlare con lui, conosce le sue condizioni e sa cosa può dare. Se può giocare due gare in cinque giorni ce lo dice e giocherà. Ma è una valutazione che faremo con lui questa”.

Insigne non è un problema. Quanto a Pellegrini… “Non si può essere sempre al 100%, magari non è in condizione come durante l’Europeo ma qui si può tirar fuori anche qualcosa di diverso. Pellegrini è un giocatore che valutiamo più come mezz’ala offensiva, è una opzione che abbiamo”. 

Formazione inutile parlarne. “Berardi e Scamacca stanno facendo molto bene, ma non posso dire oggi la formazione. Oggi c’è scarico, domani valuteremo bene, ma a parte i giocatori della difesa gli altri stanno abbastanza bene. Non mi sembra ci siamo grossi problemi dalla difesa in su”. 

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