
A Roma domani, è il giorno del derby. Una partita che non sarà mai come le altre. Lo ha ribadito anche Josè Mourinho alla vigilia della stracittadina. “E’ un derby. Non è mai una partita come tutte le altre, ha sempre qualcosa in più. Ne ho giocati tanti, ma le emozioni sono qualcosa a cui sono abituato”.
Nessun dubbio neppure sulla formazione, giocheranno i migliori. Pellegrini ha recuperato e ci sarà.
“Recuperati tutti. Solo l’ovvio Spinazzola non c’è, gli altri pronti. Nessun bluff. Domani Lorenzo gioca”.
Un derby che Mourinho vuole vivere intensamente. “L’ambiente sarà più bello. Hanno giocato a porte chiuse e non è stato il derby dei tifosi perché erano a casa. Ora si torna a una quasi normalità. Dove praticamente si confonde il fatto che una squadra giochi in casa e una no. Il derby senza i tifosi non è derby”.
Eppure la vigilia è stata alimentata dalle parole di Zeman che ha parlato di Lazio favorita e che finora lo Special One ha deluso. “Il mio commento non te lo aspetti. Un allenatore con 25 titoli non va a rispondere a un allenatore che ha due Serie B. A Capello posso rispondere, a Zeman per favore”.
Tanti derby alle spalle anche per Mourinho. Sul più bello, fa spallucce. “Lo sono tutti, io ho giocato Benfica-Sporting come allenatore del Benfica e Benfica-Porto come allenatore del Porto. Il derby è sempre il derby. Bisogna mettersi nella prospettiva degli altri. E chi sono gli altri? I tifosi, in questo senso non posso mai decidere il derby più emozionante per me. Ora gioco per la Roma e i suoi tifosi. Questo è il più importante”.
Nella Lazio Pedro finora ha segnato nove gol, magari un rimpianto. “Non voglio raccontare la storia, se qualcuno deve farlo è Tiago Pinto. Se ha fatto nove gol con la Lazio, bene per lui e per la Lazio”.
Roma lo ha stregato. Da subito. “La prima cosa che mi ha colpito è l’affetto anche prima di arrivare qui. Di solito quando arrivi in un club, l’affetto lo guadagni. Qualcosa su cui lavorare. In questo caso è stato anche prima di arrivare. La gente ha un cuore molto speciale per dare affetto senza ricevere niente in cambio”.
Per domani si aspetta qualcosa di importante. “Mi aspetto la Roma che mi piace di più è quella che vince e domani voglio una squadra che vince”.
