Il derby non si gioca, si vince

Stefano Sale

In campionato la Roma non perde dal 9 gennaio, da quella sconfitta che ancora brucia contro la Juve. Poi solo in Coppa Italia contro l’Inter. Da allora una lunga striscia positiva. Tutto molto bene se non fosse per quei tanti pareggi.  Continua il trend dell’intermittenza, qualche grande partita, qualche bella vittoria ma poi tante altre prestazioni scialbe. Nelle ultime tre gare con Vitesse, Udinese e di nuovo con gli olandesi, la squadra non gioca bene e non tira in porta. Lo fa solo negli ultimi secondi, segnando quasi sempre con Abraham, 21 gol finora, coi numeri già al livello di Batistuta e Montella. La qualificazione ai quarti di Conference League è un sollievo visto per come ci siamo arrivati. Tanta sofferenza per un risultato  che ci porta ai sorteggi di oggi.  Tante incognite per una squadra che troppo spesso denota evidenti limiti tecnici e di personalità. Ma anche di posizione. Quelle di Zaniolo e Pellegrini in primis,  vanno valutate.  La Roma oggi è anche questa. Non ci resta che sperare che Mou trovi la quadra al più presto in qualche maniera. Di sicuro l’anno prossimo la società dovrà intervenire per rafforzare la rosa ulteriormente. Un regista alla Pizarro o alla De Rossi è un obiettivo. Mourinho ne è al corrente. Ma anche il tifo romanista, che per ora ha capito ed incita a prescindere.  La vittoria con il Vitesse ci porta ai quarti di finale di coppa, ma anche una spinta in più, la consapevolezza che con Lazio non sarà una partita come tutte le altre. Un Derby non si gioca, si vince. Forza ragazzi.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma