Augusto Riccardi
TORINO La Juve riceve lo Spezia e vincendo potrebbe mettere pressione alle squadre di testa. In casa bianconera c’è chi crede nella rimonta (Dybala), chi, come Allegri, continuare a volare basso. Al tecnico interessa solo lo Spezia, del quale non si fida. “Ha vinto a Napoli e a San Siro, sponda Milan, e questo la dice tutta su quanto sarà difficile. Lo Spezia ha vinto quattro trasferte ed è una squadra che gioca, ha giocatori con tecnica. Più verso la fine si va, più i punti diventano pesanti. Dobbiamo giocare con tecnica ed essere aggressivi. Domani ci sarà lo stadio quasi pieno, ci dovrà essere una bella spinta da parte dei tifosi”.
Ad Allegri piace la crescita della Juve. “L’ultima a Firenze la squadra ha giocato con sicurezza, avendo subito delle situazioni su palle perse da parte nostra. Potevamo fare meglio in fase offensiva a livello tecnico ma la squadra l’ha interpretata meglio. Con l’Empoli potevamo fare meglio in fase difensiva. Bisogna capire il momento della squadra, in che condizioni è, perché alla fine bisogna ottenere il risultato. In questo momento lo stiamo facendo da un po’ di partite, alternando cose buone a meno buone dal punto di vista tecnico. Quando ci avviciniamo alla fine del campionato, il tempo di recupero non c’è. Gli errori si devono assottigliare, i punti pesano di più. Bisogna ottenere il risultato, in un modo o nell’altro. Sono contento, anche in un momento in cui i giocatori non possono dare cambio agli altri. Fortunatamente abbiamo anche dei ragazzi bravi dell’Under 23. Siamo in un’ottima condizione per fare una buona partita con lo Spezia”.
Sulla formazione qualcosa la concede. “Domani Rugani sarà disponibile e probabilmente giocherà dall’inizio. Bonucci è fermo, c’è da ringraziarlo perché ha giocato partite in cui non stava bene, purtroppo poi si è dovuto fermare. Alex Sandro sta procedendo bene e credo di averlo col Villarreal. De Sciglio non sarà convocato per un problema al ginocchio che ha da un po’ di tempo e domani bisogna fermarlo, Chiellini ancora out, Bernardeschi è al 100% ma meglio non rischiarlo dall’inizio, sarebbe un azzardo. Dybala ieri è uscito anzitempo dall’allenamento per un dolorino al flessore, non sentiva ancora la gamba libera e quindi domani non ci sarà. Ha avuto un risentimento al flessore. Vlahovic? Sto pensando di farlo partire dalla panchina. Vedrò e deciderò domani”.
Guai però a nominare la parola scudetto. “Non è una questione di scaramanzia o di ottimismo. Il pensiero del club è lottare sempre per gli obiettivi maggiori, e siamo d’accordo. Poi c’è la roba pratica, che è quella dei punti e dei numeri, se no perdiamo di vista la realtà. Noi siamo quinti, perché l’Atalanta ha una partita in meno e se batte il Torino per lo scontro diretto siamo quinti. Abbiamo tre squadre davanti, poi servono 84 punti minimo per vincere lo scudetto e noi non ci possiamo arrivare. E mi dispiace. Visto che siamo quinti dobbiamo pensare al quarto posto, poi all’ottavo di Champions e alla semifinale di Coppa Italia. Alla Juve punti sempre al massimo, anche in Champions dove ci sono otto o dieci squadre più forti di noi. In campionato siamo lì, dobbiamo lavorare per raggiungere i primi quattro posti”.