Stefano Sale *
Ripartire da un nuovo progetto. Giocatori di media caratura da affiancare ai giovani. Abbassare il monte ingaggi. Prendere un allenatore-addestratore. Azzerare tutto per rifare una squadra da zona Europa League per i prossimi anni. Insomma, la Roma dovrebbe intraprendere il modello Sassuolo per cercare di diventare l’Atalanta nel giro di tre o quattro anni. Praticamente quello che si era tentato già di fare a suo tempo con qualche allenatore che è passato da queste parti, terminato col solito fallimento “de noantri”. Anche questo si strombazza nell’etere romano oggigiorno pur di attaccare Josè Mourinho. La Roma non è una squadretta di provincia, anche se sul campo adesso lo è. La Roma ha già un progetto triennale che è un altro, alzare il livello di competività in tre anni. La verità è che parecchi in questa squadra hanno già staccato la spina sapendo che l’anno prossimo andranno altrove. Come succede ogni anno a febbraio. Non corrono, giocano con poca concentrazione e tanta superficialità. Non seguono. Anche i nuovi arrivati sono stati risucchiati nel marasma. Quei due ragazzini li hanno fatti arrossire di vergogna. Volpato e Bove sono la riprova che loro seguono l’allenatore, entrano in campo concentrati con un altro piglio, voglia e determinazione. Venti minuti di furore agonistico in barba a chi guadagna cento volte di più, chi passeggia, va in discoteca o interessato solo a mettere storielle sui social. È un campionato che ti ha aspettato, grandi chance perdute. Ecco, a prescindere da come andrà a finire, a giugno vedremo il cambiamento. Mourinho non ha la bacchetta magica ma è venuto per cercare di fare questo, intanto portare la Roma “mentalmente” al livello superiore. Mou non ha un credito ilimitato, ha tre anni di tempo. La maggior parte dei tifosi lo ha capito. Prendere l’addestratore Dionisi, De Zerbi o Italiano ti porta a vedere magari un bel gioco, battere qualche grande, qualche bella partita ma poi rimani li sempre al sesto, settimo posto. Film visto e rivisto. L’ambizione è un altra, qui c’e fame di competere, magari con un trofeo, quindi se proprio devo aspettare lo faccio con Josè Mourinho. Forza Roma.
*Roma Club Dublino, tifoso Roma