Guerra in Ucraina. DeZerbi bloccato in hotel. Fonseca a Kiev: “

La guerra non fa distinzioni. Chiedere a Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar, che è intervenuto ai microfoni di Sportitalia da Kiev, per raccontare le ultime sull’invasione russa in Ucraina: “Se tornassi indietro, rifarei la stessa scelta e resterei ancora qui. Mi farei semmai sentire di più dalle istituzioni del calcio ucraino, visto che la sospensione del campionato è arrivata solo stamattina dopo che i segnali delle ultime ore erano andati in tutt’altra direzione. Mi piacerebbe tornare in patria solamente una volta che tutti i ragazzi della mia squadra ce l’avranno fatta. Questa non è una gara a chi si mette in salvo per primo”, le dichiarazioni del tecnico dello Shakhtar.

IL GRIDO D’ALLARME DI FONSECA L’ex tecnico della Roma, Paulo Fonseca, si trova in questo momento a Kiev bloccato insieme alla sua famiglia. In un’intervista a Jornal de Noticias ha dichiarato: “Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di seguito. Avevo un volo in programma per oggi, ma ora è impossibile uscire da qui, perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Farlo via terra? Le strade sono completamente ferme, perché è impossibile spostarsi con così tante macchine. Le code sono enormi, i supermercati sono stati presi d’assalto e non c’è più molto. La benzina ad esempio è terminata. Non ci resta che pregare che non cada un’altra bomba su di noi. Sinceramente non so come uscirò da qui. E’ il giorno peggiore della mia vita”.