Guglielmo Guidi
E’ un Sarri tranquillo quello che nella pancia del do Dragao presenta la sfida al Porto di domani sera, valida per l’andata dei sedicesimi di Europa League. MancherĂ Ciro Immobile, ma sarri guarda avanti. “Giocheremo comunque in undici come abbiamo fatto in altre occasioni. Troveremo delle soluzioni. Se recupera per Udine? Vediamo se sfebbra per domani o dopodomani, non lo so. Sicuramente non sarĂ nelle condizioni ideali ma ci farĂ sempre comodo”.
Poi, c’è il Porto, abituato da anni a certi palcoscenici. “Quello che è stato fatto in passato non conta, è una squadra molto forte, organizzata e fresca. Ha qualche giocatore esperto e tanti giovani interessanti, come Vitinho e Vieira. Inutile parlare troppo: ha perso solo due volte in stagione il Porto. Domani mi aspetto una Lazio che entra sempre con l’atteggiamento mentale giusto. Ma è difficile entrare nella testa, anche quella inconscia, di un gruppo. Una volta allenavo una squadra e perdemmo la prima partita di Champions. Il giorno dopo, in riunione, ero furioso, ma due giocatori mi hanno detto: ‘Mister, lo sa che siamo rimasti solo per il campionato’. Questo per dire che non è semplice entrare e capire un gruppo”.
Europa League che rischia di diventare un peso. “Ăˆ una manifestazione dispendiosa, non è semplice. Finisci alle 23 di giovedì e non c’è piĂ¹ la possibilitĂ di giocare il lunedì dopo. Ăˆ chiaro che il Chelsea era corazzata per l’Europa League, con 30 giocatori nello stesso livello. Per noi questo è un palcoscenico europeo e ci vogliamo stare dentro bene, anche se ci sono squadre piĂ¹ forti di noi. Ăˆ sempre un prestigio per la societĂ ”.