Napoli, pari che lascia amaro in bocca ai tifosi e a Spalletti

Nella foto: Luciano Spalletti (foto Insidefoto/Image Sport)

Francesco Raiola

Il giorno dopo il big match di Napoli risalta negli animi dei tifosi azzurri e probabilmente anche in quello di Spalletti e dei calciatori più amarezza che soddisfazione per il risultato di ieri sera contro l’Inter. Un pari che vista la mole di gioco del primo tempo, nonchè le occasioni da gol avute dagli azzurri piove come manna dal cielo per un Simone Inzaghi che deve ringraziare la sorte che ha aiutato Dzeko nell’occasione del pareggio nonchè Handanovic che dice no due volte con maestria ad Osimhen ed Elmas. Un pareggio che cristalizza la classifica e dà l’occasione al Milan di allungare contro la Sampdoria e potrebbe rimettere in careggiata addirittura la Juventus nel caso di vittoria dei bianconeri a Bergamo.

Spalletti amaro in conferenza stampa: “Perchè mi volete usare per i titoli dei giornali? Non devo essere complice di quelle che sono le vostre organizzazione del creare aspettative. Sono complice la mia squadra, sono dentro alla mia squadra. Questa sera l’ha fatto vedere, la leggerezza nel far girare il pallone contro una squadra contro l’Inter. Dobbiamo essere ambiziosi, se a voi vi fa gioco, possiamo usare anche la parola scudetto. Se volete fare i titoli…”. Sulla prestazione di Osimhen che ha causato il rigore e tenuto in forte allarme la difesa nerazzura: “Ha fatto una buona gara. Ha forza, strappo, non c’è bisogno di passare per una sola strada, se ne possono usare tante per sfruttarlo. È chiaro che se va troppo da solo non siamo nelle condizioni di supportarlo. Fa parte però della sua esuberanza, della sua forza. Un calciatore che sarà sicuramente un campione nel futuro”. Soddisfatto comunque della prestazione il tecnico partenopeo: “Noi siamo una squadra più leggera di loro. Se vogliamo buttarla sul duello fisico non va bene, però per il resto abbiamo sbagliato il minimo. Loro sanno stare il campo, la riempiono bene la partita. Sono l’Inter e sono i campioni d’Italia e per quello che hanno fatto vedere sul campo sono i più forti. Sul campo, non a parole”.

Il big match è stato davvero una partita a scacchi, vinta egregiamente da Spalletti nel primo tempo che con il doppio regista Fabiàn Ruiz-Lobotka e con Zielinski a schermare Brozovic ha fermato ogni manovra dell’Inter e messo in confusione Barella e Calhanoglu. Il vero punto di svolta in negativo per gli azzurri è stato forse l’infortunio muscolare di Politano (ennesimo in casa Napoli, con Lobotka anche lui sofferente nel finale), che ha fatto perdere a Spalletti l’unico uomo capace di saltare l’avversario in velocità soprattutto sulla fascia più debole dell’Inter con Elmas che ha caratteristiche completamente diverse. Nella ripresa il gol iniziale che ha causato il pareggio fortuito dell’Inter ha frenato soprattutto mentalmente il Napoli che ha avuto nonostante tutto più occasioni degli avversari, sfiorando il raddoppio con Osimhen e poi con Elmas con due parate provvidenziali di Handanovic. La partita a scacchi si poteva risolvere solo con una giocata di un fuoriclasse, che poteva arrivare forse solo se Spalletti avesse avuto il coraggio di osare prima la carta Mertens, invece le sostituzioni del tecnico di Certaldo sono state abbastanza conservative e tardive, con il passaggio al 3-5-2, cercando di consolidare un pareggio che mantiene comunque gli azzurri ancora in corso per lo scudetto.

Prossima serata di gala per gli azzurri giovedi pomeriggio in Catalogna alle 18.45, dove il Napoli affronterà il Barcellona orfano di Messi, ma comunque tra gli avversari più temibili di una Europa League sempre più simile ad una Champions, mentre lunedi pomeriggio sempre alle 19 altra trasferta per gli azzurri a Cagliari.