Vlahovic e Zakaria stendono il Verona: è festa Juve. Bianconeri quarti

Nella foto: l'esultanza di Dusan Vlahovic (foto Imago/Image Sport)

Juventus-Verona è offerta da CONAD

Se non è una favola, poco ci manca. Dusan Vlahovic, il faraonico acquisto di gennaio della Juventus, impiega appena 13 minuti per prendersi Stadium e Juventus. E’ suo il gol del vantaggio bianconero. Notte che si accende nella ripresa quando l’altro neo acquisto, lo svizzero Denis Zakaria, firma il raddoppio. Più bello di così, si muore. Vince la Juve (2-0 sul Verona) ed è scatto Champions, perché con questi tre punti i bianconeri scavalcano l’Atalanta, battuta in casa dal Cagliari e si prendono il quarto posto anche se la Dea deve recuperare ancora una partita e può tornare avanti. Ma questa nuova Juve, adesso, fa paura a tutti.

Allegri con Vlahovic e Zakaria

Allegri riparte col tridente pesante, con l’esordio di Vlahovic supportato da Dybala e Morata. Dentro dal primo minuto anche Zakaria, l’altro neo acquisto juventino: 4-3-3 per Allegri con Szczesny tra i pali, Danilo, de Ligt, Chiellini e De Sciglio nei quattro dietro. Zakaria, Arthur e Rabiot e poi il trio delle meraviglie. Tudor deve invece fare i conti con le tante assenze: squalificato Simeone, out gli infortunati Faraoni e Caprari. Verona copn il 3-4-2-1. Casale, Gunter e Ceccherini davanti a Montipò, Depaoli, Ilic, Veloso e Lazovic in mezzo, Barak e Tameze alle spalle di Lasagna che ha vinto il ballottaggio con Kalinic.

Subito il serbo

Impiega tredici minuti il serbo per portare avanti al Juve: prima spaventa Montipò con un diagonale maligno poi, al secondo tentativo fa centro. Gran giocata di Paulo Dybala che lancia in profondità il serbo dopo un errore in disimpegno di Casale. E il numero 7 non sbaglia, con un pallonetto che vale l’1-0. Esplode lo Stadium e il nome Vlahovic scalda per la prima volta il tempio bianconero. Bel primo tempo. Verona in difficoltà, con Lasagna e Barak che di palloni giocabili ne vedono pochini, soprattutto per l’attenta difesa bianconera che sbaglia nulla. Dalla parte opposta buon pressing dei bianconeri con Dybala e Morata. In mezzo c’è più Juve e tanta attenzione anche per Zakaria. Il tema tattico è inequivocabile, Verona che nonostante le assenze è ben messo e prova a comandare il gioco, ma ka Juve non soffre mai anzi, è pericolosissima in controgioco. Finalmente veloce e sciolto, con il Verona che si sbilancia troppo e in controgioco rischia di prendere il secondo ancora con una giocata sull’asse Morata-Vlahovic, palla fuori di poco. Buon Verona ma che davanti s’è visto poco se non nel finale di tempo, ma senza far male. 

E poi Zakaria

Una favola scritta a pelo d’erba perché dopo Vlahovic, a fare centro, è l’altro acquisto di gennaio, Denis Zakaria. Eppure il Verona era partito forte con Szczesny a chiudere su Lazovic e poi un’altra conclusione di Tameze. Poi, il gol dello svizzero: filtrante di Morata per lo svizzero che arriva a rimorchio e col destro fulmina Montipò. Neppure in un film, con i neo acquisti subito a segno a lanciare la Juve. I bianconeri non rallentano e tengano alta la pressione, con il Verona che coraggiosamente non molla. Ma Juve è padrona del campo e da stasera, nuovamente in zona Champions, dopo un inizio disastroso. Ci ha pensato Allegri a tenerla in linea di galleggiamento, recuperando punti su punti alle avversarie, fino a mettere la freccia stasera e per la prima volta, affacciarsi in zona Champions. Stagione lunghissima, ma la Juve di Massimiliano Allegri c’è.