Francesco Raiola
Partita per uomini duri a Venezia dove il Napoli riesce ad espugnare dopo 75 anni il Penzo grazie alle reti nella ripresa di Osimhen e Petagna e si avvicina clamorosamente alla vetta a solo un punto dall’Inter che sabato pomeriggio arriverà al Maradona nel match che peserà molto nella lotta scudetto. Partita nervosa e non bella dove i tre punti pesavano tantissimo e gli azzurri riescono a portarla a casa grazie al ritorno in gol di Osimhen che si sblocca dopo tre mesi. Venezia coraggioso, mai dopo che paga anche l’espulsione nel finale di Ebhuei per rosso diretto.
Clima acceso al Penzo che accoglie il Napoli in Serie A dopo quasi 70 anni in un bella atmosfera. Spalletti punta in porta su Ospina, conferma difesa e mediana mentre in attacco torna dal primo minuto Osimhen con Insigne, mentre Politano è preferito ad Elmas sulla destra. Nel Venezia, Zanetti punta su Lezzerini tra i pali, mentre a sinistra fuori Ullmann dentro Haps, mentre in mediana Crnigoj vince il duello con Fiordilino, mentre in attacco tridente veloci con le esclusioni di Henry e Aramu, dentro Johnsen e Nani insieme ad Okereke.
Partita che mostra subito il suo trend con gli azzurri che prendono subito il predominio territoriale con i veneziani aggressivi e chiusi in 10 uomini a centrocampo pronti a ripartire. Osimhen diventa subito spauracchio per la difesa neroverde sfiorando subito il gol con una conclusione deviata in angolo. Ritmi lenti con il Napoli che però non riesce ad affondare contro un Venezia che si copre molto bene: al ventesimo è Politano a provarci ma la conclusione finisce alta. Prima della mezz’ora è ancora Osimhen a rendersi pericoloso e da posizione defilata il nigeriano colpisce il palo. Poco dopo è il Venezia a farsi vedere dalle parti di Ospina, con Okereke che servito in velocità si libera forse fallosamente di Juan Jesus che lo aveva anticipato e conclude ma il portiere del Napoli si salva con l’aiuto di Lobotka. Male il finale di tempo degli azzurri che non riescono a rendersi pericolosi con Insigne fra i peggiori in campo finora.
Ripresa con il refrain del match che non cambia e che inizia con il duro scontro testa contro testa fra l’arbitro Mariani ed Ebuehi che si apre il sopracciglio e per rimarginare la ferita si perdono ben cinque minuti. Subito dopo il Napoli trova il vantaggio: inventa Politano dalla destra e conclude di testa Osimhen che fa diventare facile un gol che non lo è affatto. Cambia subito Zanetti che toglie il deludente Nani per Henry e gli azzurri sfiorano subito il raddoppio con Zielinski che finalizza male una buona azione corale d’attacco partenopea. A venti dalla fine dentro Busio e Aramu per Crnigoj e Johnsen nelle fila lagunari. Primo giallo del match per Mario Rui che atterra da posizione defilata proprio il neo entrato Aramu, seguito subito dopo dall’altro giallo per Busio per fallo su Zielinski. Cambia ancora nell’ultimo quarto d’ora Zanetti inserendo Fiordilino e il neo acquisto Nsame attaccante camerunense per Cuisance e Ampadu, mentre nel Napoli dentro Elmas e Mertens per Insigne e Politano. Secondo giallo nel Napoli per un fallo molto contestato Lobotka, così come per Ceccaroni per fallo di mano. Ultimi cambi prima del novantesimo nel Napoli con Petagna e Ghoulam per Osimhen e Zielinski. Corposo recupero concessi da Mariani con ben otto minuti extra. Pericolo subito Petagna che conclude di sinistro con Lezzerini che respinge; altro giallo nel Venezia per Ebhuei al limite del rosso su Mertens. L’intervento è davvero duro e il VAR richiama Mariani che dà il rosso diretto al difensore veneziano. Emozioni fino alla fine con il Venezia che ci prova con Henry di testa con Ospina che blocca tutto, e sull’azione di contropiede Mertens imbeccato impegna Lezzerini che respinge sui piedi di Petagna che chiude i conti e regala tre punti d’oro al Napoli.
Azzurri che festeggiano sotto la curva nel finale e che punta all’orizzonte lo Scudetto che passa obbligatoriamente per lo scontro diretto di sabato pomeriggio a Napoli, dove Spalletti si aspetta finalmente il pubblico della grandi occasioni, complice anche la politica di prezzi popolari attuata dalla società. Nel Napoli migliore in campo con Osimhen, match winner, ancora una volta Lobotka che dimostra di essersi ormai preso il centrocampo del Napoli e non essere solo una valida alternativa ad Anguissa che tornerà proprio per la sfida con l’Inter di sabato. Lo Scudetto passa per Fuorigrotta.