
C’è la trasferta al “Castellani” contro l’Empoli di Andreazzoli per la Roma, con Mourinho che sa che molte cose non vanno, ma preferisce guardare il lato positivo della sua Roma. “Innanzitutto volevo mandare un abbraccio alla famiglia di mister Di Marzio. Voi ricordate bene i momenti in cui non siamo andati bene. A me piace vedere anche i 70 minuti contro la Juve e il secondo tempo contro il Lecce. Per noi è importante è non nascondersi dietro le scuse. Abbiamo parlato abbastanza tra di noi di quello che è successo con la Juve. Contro il Lecce ho già detto che ero io il primo responsabile. Quando uno pensa alla partita dopo e non a quella che sta giocando di solito non aiuta la sua squadra e io non l’ho aiutata. In panchina avevo giocatori che mi permettevano di cambiare la sorge della partita”.
Mourinho sa che al Castellani non sarà facile. “Apparentemente è una partita facile, ma l’apparenza non esiste, vedi Milan-Spezia, Inter-Empoli in Coppa, l’apparentemente della Serie A si sta avvicinando a quello della Premier e questo è molto bene. L’Empoli sta facendo un ottimo campionato, un lavoro fantastico per qualità del gioco. Non c’è nessun apparentemente, sono sicuro che non sarà facile. Per vincere dobbiamo giocare bene. Guardiamo i numeri: hanno una media di più di 2 gol per partita nelle ultime partite. Fanno gol in tutte le partite e difendono anche bene. Se non sbaglio, nelle ultime 10 solo una volta non hanno segnato. Ora giocano con l’ambizione di vincere e di finire più in alto in classifica. Queste squadre che stanno tra le qualificazioni europee e la salvezza, giocano senza pressione ed è molto facile giocare così. Quindi sarà una gara molto difficile. L’Empoli gioca con due punte e un trequartista o una punta e due trequartisti. Gioca sempre con la difesa a 4, sempre con grande stabilità. Per me è una buona squadra. Loro non sono preoccupati dalla classifica, quindi giocano in modo sereno. Però, andiamo lì per provare ad aprire un ciclo di vittorie, di partite positive. Vorremmo arrivare a tre vittorie di fila”.
Mourinho non pensa al mercato. Già va bene così. “Magari ho sbagliato quando ho detto che era chiuso. Il mercato è aperto fino al 31 gennaio. Se mi chiede se mi aspetto qualcosa in più? Vi dico di no, ma il mercato è aperto. Sulle cessioni dipende come vedete le cose. Ogni volta che un giocatore va in panchina sembra che la soluzione migliore sia vendere il calciatore. Se è così è complicato. Veretout è stato in panchina una gara ed è già in vendita. Carles Perez gioca 45 minuti poi esce ed è sul mercato. Non è così. Penso che la rosa che abbiamo ora è quella che arriverà a fine stagione. Abbiamo cambiato quattro giocatori con scarso minutaggio con due calciatori che hanno fatto più minuti di quelli ceduti in sei mesi. Questa è la strategia di mercato. Sergio Oliveira e Maitland hanno migliorato la nostra rosa. Sono contento perché il 10 di gennaio avevamo già fatto tutti gli acquisti. Perez ha giocato 8-9 gare da titolare. Non abbiamo bisogno di altra gente che esce”.
Smalling torna disposizione. “Sta bene, non benissimo. Si è allenato due giorni con la squadra, giovedì ha lavorato da solo sul campo. I giorni prima a casa si è allenato, ma è un allenamento limitato. Sta bene, è disponibile. Se deve giocare giocherà. Ora abbiamo tutti e 4 i difensori a disposizione e tutti stanno facendo bene. Anche Kumbulla che prima non aveva la mia fiducia totale, ora l’ha conquistata con la sua umiltà. Sono tutti a disposizione”.
Abraham in grande crescita. “Dove possiamo arrivare noi con lui e dove noi possiamo arrivare con noi. Non sta facendo male, ha cambiato Paese e cultura e non è facile. I suoi numeri sono senza rigori e tanti pali che potevano essere gol. Però onestamente mi aspetto di più. C’è spazio per migliorare, non solo nei numeri, ma anche a livello qualitativo e nell’area di gioco. Ora giocando ogni partita e con le nostre esigenze, lavorando come sta lavorando a 24/25 anni, alla prima stagione in Italia sta facendo bene, ma mi aspetto sempre di più. Ma siamo tutti insieme, la crescita individuale va con quella della squadra”.
