C’è Juve-Cagliari. Allegri: “Vietati passi falsi”

Nella foto: Massimiliano Allegri (ph: Fornelli/Keypress)

L’ultima gara del girone di andata di campionato in programma domani a Torino contro il Cagliari sarà fondamentale per non vanificare “la vittoria di Bologna che ci ha dato uno spirito diverso”. Lo ha dichiarato Massimiliano Allegri in conferenza stampa all’Allianz Stadium. Una gara “delicata perchè ci sono le vacanze – ha spiegato – Son tutti impegnati a preparare regali e valigie, ma la cosa importante invece è la partita di domani. Il Cagliari, come valori tecnici, non merita la classifica che ha. Prendiamo ad esempio gli attaccanti: Keita, Joao Pedro e Pavoletti sono tra i migliori nelle squadre dal decimo posto in giù. A metà campo ci sono giocatori bravi e se crediamo che domani sia una partita facile perchè han perso 4-0 con l’Udinese in casa, sbagliamo perchè il Cagliari ha dei valori tecnici che non rispecchiamo la classifica. Non ci possiamo permettere un altro passo falso in casa”. Ogni volta che si è parlato di Juve in corsa per i primi posti, è arrivata una doccia fredda e lo sa bene anche Allegri: “Vediamo di vincere domani, poi ci prepariamo per gennaio. Il 28 febbraio potremo dire se siamo in lotta per le prime quattro posizioni o se siamo staccati”. Ad Allegri, comunque, l’ottimismo non manca: “C’è sempre, anche nei momenti di difficoltà. Siamo in questa posizione perchè ci mancano i punti di quelle famose 5 partite, dobbiamo migliorare l’aspetto realizzativo, a Bologna abbiamo fatto una buona gara anche sotto l’aspetto caratteriale. Domani è una partita diversa a livello psicologico perchè è l’ultima prima delle feste, giochiamo contro il Cagliari reduce da due sconfitte brutte ma dobbiamo rispettare il suo valore. Un bilancio? Prima vediamo se domani riusciamo ad arrivare a 34 punti”. A Raiola che ha parlato di un De Ligt pronto ad un altro passo, Allegri ha risposto con una battuta: “Quello di far gol domani. Posso dire che De Ligt sta crescendo, a Bologna ha fatto due interventi da grande difensore. Ha 22 anni, può solo crescere così come Chiesa, Rabiot, Kulusevski. Questo deve essere l’obiettivo, poi sul mercato chi vivrà vedrà. La rosa è ottima, si arriva fino a giugno con questi lavorando e migliorando. Abbiamo 5 mesi per farlo e su questo dobbiamo essere concentrati”. Oltre che per allenare, Allegri è stato chiamato anche per ricostruire: “E’ divertente e sono ritornato più giovane – ha raccontato -. Ho giocatori diversi da quelli avuti nei 5 anni precedenti ma questo mi era successo anche al Milan. C’è bisogno di lavorare e di fare, piano piano ne usciremo fuori”.