C’è Atalanta-Roma. Gasperini: “Noi anti-Inter? Penso solo alla Roma”

C’è Atalanta-Roma domani alle 15 al Gewiss, e Gian Piero Gasperini è pronto ad alzare l’asticella. “Abbiamo bisogno di migliorare il nostro rendimento in casa, ci vuole una serie più importante per riuscire ad alzare la quota punti in casa, ma sono tutte statistiche, quel che conta è Atalanta-Roma, è una gara di cartello è di valore, dove dobbiamo arrivare molto concentrati, non dobbiamo avere pensieri natalizi. È un momento molto importante del campionato, in tre giorni chiudiamo il girone di andata, che è comunque significativo. Quello che conta in questo momento è la partita con la Roma che è e rimene una squadra di valore. Per quanto ci riguarda, a parte Gosens ci siamo tutti, speriamo presto di recuperlo. C’è stato un momento in cui abbiamo sperato di velocizzare, ma sin da subito ho visto l’importanza della lesione”. 

Già, la Roma e Mourinho. “Sicuramente è un grande allenatore, sia per l’entusiasmo che ha portato all’inizio che per la sua storia, in una piazza come Roma, poi il campo è un altro argomento. Sono convinto che potrà alzare il livello, è umano anche lui”.

Gli infortuni?
“È difficile spiegare scientificamente il motivo di questi infortuni che ha toccato tutti, probabilmente la frequenza può fare la differenza, è un tema che lasciamo anche ai medici. Siamo usciti da quella situazione di grande emergenza, ora c’è qualche altra squadra, speriamo in futuro che ci possano essere delle situazioni migliori, sapendo anche tutto il lavoro che c’è dietro da parte del recupero. Stiamo bene”.

Da non sottovalutare l’attacco della Roma. E poi gli ex, Cristante, Mancini e Ibanez. “Ha un reparto d’attacco che vale quello delle migliori squadre, Zaniolo e Abraham sono due giocatori molto forti, hanno una bella rosa. La squadra è attrezzata e ha giocatori forti. Avevamo bisogno di lavorare in una settimana piena, mi sembra una settimana lunghissima, non siamo più abituati a questo (ride, ndr). Ogni tanto è sicuramente utile avere una settimana di allenamento. A Roma sono contenti del loro rendimento, giocano continuità. Bryan è molto duttile, ha giocato in più ruoli e caratterialmente è un leader, come era qui. Lo stesso Mancini ha avuto qualche acciacco, ma è un giocatore di valore. Dobbiamo fare attenzione. Ibanez? Ha giocato poco da noi, ha avuto un inizio difficile, in quel momento doveva andare a giocare per fare esperienza più. All’inizio la società ha pensato di darlo in prestito, poi la Roma ha fatto un’offerta importante e la società ha deciso di venderlo. A volte si tirano fuori delle polemiche che non ci sono, è sempre stato un ragazzo positivo, poi è andata così: noi in quel momento eravamo ben attrezzati in difesa. Io ho molto rispetto della forza della Roma, noi dovremo essere molto bravi domani, noi abbiamo una buonissima determinazione e un’alta autostima, in certi momenti della stagione questo può spostare l’asticella. In un campionato comunque lungo tutto va a riequilibrarsi”.

Guai a parla della Dea anti-Inter. “Fa parte di quello che viene detto e scritto, lo dicono gli altri. Noi abbiamo il nostro percorso in testa, che è semplice e immediato. Pensiamo alla Roma e a come vincere la partita, viviamo meno pensieri a lunga scadenza, non è un modo per nascondersi, ma è il modo per interpretare le gare. L’importanza della gara? Mi ripeto, so che è difficile. Domani però non sarà decisiva, il nostro obiettivo è cercare di vincerne il più possibile e di affrontare l’avversario per ciò che conosciamo. Lo stiamo facendo non con la forza di 11 giocatori ma con tutta la rosa, è determinante chi entra e chi non gioca, è determinante la spinta da parte di tutta la rosa. Affronteremo l’argomento quando ne sarà il momento, sarebbe fantastico raggiungere nuovamente la Champions, non parliamo del resto perché siamo concentrati su questo. Non so quanto possa essere difficile comprendere il nostro atteggiamento, ma è così. Il nostro spirito è solo questo”.


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