Riprendiamo a correre: con lo Spezia, niente scherzi

Stefano Sale *

Miracolo Zorya ma anche miracolo a Sofia. La Roma conquista la testa del girone all’ultimo sprint grazie alla vittoria in Bulgaria, complice soprattutto il pareggio della compagine ucraina che a sorpresa ferma il Bodo Glimt. Un risultato quasi insperato contro tutti i pronostici. La Roma evita così gli ostigi spareggi a febbraio ed accede alla fase finale di marzo. Roma che avanti per tre a zero in una partita senza storia, riesce a farsi rimontare due gol e che rischia seriamente negli ultimi minuti. L’ennesimo blackout inspiegabile. Anzi molto facilmente spiegabile. I peggiori in campo risultano le riserve subentrate nella ripresa, cioè quei giocatori platealmente ignorati da Josè Mourinho. Per l’ennesima volta abbiamo capito il perchè, nonostante le solite domande in conferenza stampa. Capitolo a parte, Borja Mayoral, stavolta titolare davanti con Abraham. Una buona intuizione, buona prestazione, un gol. Raramente utilizzato quest’anno, lo spagnolo sembra in ottima condizione ed anche ben motivato, nonostante tutto. Tutto il contrario di Villar, Diawara e co. Resta da capire se è già tutto scritto, se andrà a rafforzare la Fiorentina a gennaio. Giocatore del Real Madrid in prestito, la Roma dovrebbe sborsare 20m per riscattarlo, soldi già spesi per Shomurodov. Mourinho ha ormai puntato sull’uzbeko, ma chissà se adesso è ancora convinto della scelta, vista la pessima prestazione anche ieri sera. È molto probabile Borja sarà di nuovo al fianco di Tammy anche lunedì contro lo Spezia, con Eldor in panchina. Mourinho poi dovrà fare i conti con gli infortuni, con l’ennesimo stop di Zaniolo, anche se già squalificato insieme a Mancini. Diversi giocatori non stanno al meglio come Veretout, Cristante e Viña. Karsdorp gioca sempre e non ha sostituti. In compenso, Edoardo Bove messo lì nella mischia, ha dimostrato di avere tigna e personalità, uno dei migliori a Sofia. Insieme a Felix uno che giocherà tanto. Poi verrà il tempo anche per i vari Zalewski, Darboe, Calafiori, Tripi e Volpato. Mou li vede e cerca di capire chi è già pronto mentalmente. Sicuramente li preferisce a quelli che si credevano di essere già arrivati, senza peraltro aver fatto nulla. Dopo la disfatta con l’Inter, più per il non-gioco che per il risultato, si nota un cambiamento di atteggiamento da parte del tecnico, l’umore non è piu lo stesso, le sbracciate in campo, il fomento e le corse sotto la sud di qualche mese fa. Mourinho è in una fase delicata e di studio, intanto per ritrovare risultati e serenità, e per mitigare i rischi del caso visto gli ultimi precedenti. Rinforzare e rimodellare la squadra, per avanzare quel processo di crescita già a partire da gennaio. Ma un passo alla volta. Tre punti con lo Spezia sono d’obbligo. Un risultato diverso non deve esistere. Nonostante tutto il tifo romanista è impagabile, sempre onnipresente allo stadio a cantare a squarciagola, anche dopo aver preso tre gol. Non sia un alibi per società, dirigenza e giocatori. Mou lo sa. Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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