Un Ibrahimovic a tutto tondo, quello che è intervenuto in diretta a Radio Deejay, parlando anche del suo libro. Nell’intervista a tutto tondo, il momento del Milan, la cocente eliminazione in Champions e soprattutto il suo futuro. “Nel libro – dice subito Ibra – non ho raccontato tutto, ci sono ancora tante cose da dire. Ho speso tanti soldi in Ikea, merito una piccola quota dell’azienda. Non ci sono regole nel gioco. Provo sempre a essere me stesso. Non credo di fare apposta, il mio atteggiamento è naturale. In campo sono tranquillo, poi trovi il tuo modo di fare le cose. Sono fiducioso perchè credo in me stesso. Poi chi parla deve dimostrare. Prima dei programmi negli USA mi mandavano le domande ma non mi piaceva perchè preferisco le risposte spontanee: così attacchi o difendi”.
Molta amarezza per l’eliminazione dalla Champions. “Siamo delusi, inutile negarlo. Mi dispiace tanto e ci dispiace tanto ma lotteremo per vincere lo scudetto. Faremo di tutto per vincerlo e non molliamo. Nel fallimento esiste anche il successo, cresceremo e prendermo esperienza”.
Poi ha parlato del suo rapporto conroverso copn i difensori. “Oggi il rapporto con i difensori è tranquillo, prima era una bomba: non sapevo se perdevo la pazienza o ero tranquillo. Oggi è più tranquillo e so controllarmi. Oggi hanno molto più rispetto di me mentre prima i difensori mi attaccavano e non avevano rispetto. C’è qualche difensore di vecchia generazione come Chiellini. Lo stimo e mi piace quando c’è un po’ di guerra così mi sento vivo”.
Infine ha detto la sua sugli arbitri. “Se fossi un arbitro non fischierei tanto perchè mi piacciono i duelli. In Inghilterra lasciano giocare e non fischiano tanto, mi piace questo modo di arbitrare”