Canta Napoli: poker alla Lazio e primato solitario nel giorno di Diego

Nella foto: l'esultanza di Mertens (foto Insidefoto/Image Sport)

Francesco Raiola

NAPOLI Un Napoli dominante travolge una piccola Lazio nell’arena di Fuorigrotta con una prestazione maiuscola chiudendo la pratica già in trenta minuti con il gol di Zielinski che sblocca la partita e la doppietta di Mertens, con due gol maradoniani. Nel secondo tempo il sigillo di Fabiàn Ruiz. Azzurri che si riprendono così la vetta solitaria del campionato.Atmosfera da brividi a Fuorigrotta con l’inaugurazione della statua di Diego Armando all’interno dello stadio che porta il suo nome. Presenti alla cerimonia le leggende degli scudetti azzurri ,il presidente Ferlaino e il presidente della Fifa Infantino.

Grande emozione e commozione in un gioco di luci e immagini e giro di campo della statua donata da Stefano Ceci alla città di Napoli.

Conferma le indicazioni della vigilia Spalletti che sceglie il 4-3-3 , con Lobotka, Fabiàn Ruiz e Zielinski in mediana e Mertens avanti con Lozano e Insigne. Tutto confermato anche per Sarri che preferisce coprirsi a destra con Patric al posto di Lazzari. In avanti Felipe Anderson, Immobile e Pedro.

È un grandissimo Napoli sin dalle prime battute della partita, una squadra inspirata dai suoi giocatori di talento, che trova subito il vantaggio dopo sette minuti con Zielinski che conclude con potenza in area dopo un rimpallo su azione dalla destra di Lozano.  Inventa calcio il Napoli con Insigne e Mertens che folleggiano e il belga trova subito il raddoppio concludendo su assist di Insigne dribblando due volte Luis Felipe che si siede a terra e Reina non può nulla. La Lazio sotto choc è anche nervosa con Luis Felipe e Patric subito ammoniti. Reazione di orgoglio laziale con Luis Alberto che al volo su assist di Milinkovic-Savic trova Ospina pronto in angolo. Sugli sviluppi del corner Acerbi scheggia la traversa. Alla mezz’ora arriva il terzo gol ancora una volta è una perla di Mertens che servito da Lozano trova una traiettoria perfetta di destro, quasi maradoniana, che beffa Reina. Nel finale di tempo ancora azzurri vicinissimi al quarto gol con Lozano a cui Acerbi nega la gioia personale.

Nell’intervallo cambia subito Sarri che si gioca la carta Lazzari per un disastroso Patric e poi dopo dieci minuti entra Zaccagni per Felipe Anderson. Ammonito anche Cataldi nella Lazio per fallo su Rui e al quarto d’ora entra anche Basic al posto di Milinkovic-Savic. Al ventesimo entrano Petagna e Elmas per Lozano e Mertens, salutato dall’ovazione di Fuorigrotta. Napoli in pieno controllo del match sfiora il poker con Insigne che conclude però impreciso. Nel tourbillon dei cambi venti minuti anche per Demme al posto di Zielinski. Per Sarri piove sul bagnato e perde anche Pedro per infortunio e al suo posto Raul Moro, insieme a Leiva per Cataldi. Primo ammonito nel Napoli è Di Lorenzo per fallo su Zaccagni,  a sua volta poi sanzionato. A cinque dalla fine arriva il poker napoletano con Fabiàn Ruiz che indovina l’angolo basso destro di Reina con uno splendido tiro a giro. Passerella finale per Malcuit e Ghoulam che entrano per Fabiàn e Mario Rui. 

Vittoria importante del Napoli che lancia un segnale importante alla Serie A dopo la sconfitta di San Siro e onora al meglio la serata dedicata a Diego Maradona. Strepitosa la partita degli azzurri con Mertens su tutti, ma brillante la prestazione anche di Lobotka e Koulibaly. Per la Lazio ritorno amarissimo di Sarri, più ignorato che fischiato. Azzurri che volano così in testa al campionato, attesi mercoledi dal Sassuolo.