Da Dumas a Di Giacomo

Salvatore Savino*

Quando , nel 1844, Alexandre Dumas diede alle stampe il suo romanzo ” I tre Moschettieri “, certo non immaginava che un allenatore di calcio, quasi 180 anni dopo, ne avrebbe tratto la linfa per cementare una squadra è renderla meravigliosa .
La partita di ieri nel freddo autunnale di Varsavia ne è stata una ulteriore riprova.
Senza soffermarsi sugli aspetti tecnico tattici, che pur meriterebbero riconoscimento, voglio evidenziare altro.
Il motto degli spadaccini di Dumas era: ” Uno per tutti ! Tutti per uno ! “
Ieri mancavano calciatori del calibro di Insigne, Fabian Ruiz, Osimhen, Mario Rui.
Inserisco volentieri il nome dell’esterno portoghese nel novero dei campioni assenti, perché è l’esempio migliore della rivoluzione d’amore di Spalletti. Mario Rui è stato criticato aspramente da tanti tifosi, che chiedevano un terzino sinistro a gran voce, manco giocassimo in dieci . Il ragazzo di Sines ha chiarito a tutto cosa significa far parte di una squadra.
Veniamo alla partita di ieri:
Che bello vedere Petagna, anch’egli vituperato persino per il peso e la lentezza, senza capire che per un uomo della sua stazza il raggiungimento della miglior condizione è ovviamente più lento rispetto ad altri , solo davanti al portiere, avere la lucidità e lo spirito di squadra di servire Lozano per il gol che ha chiuso virtualmente la sfida.
Aramis Petagna.
E che dire di Lobotka, sul quale le critiche sono state spesso feroci e gratuite, entrare con naturalezza, prendersi il centro della scacchiera azzurra, e distribuire il pallone a destra e a manca, come il più autorevole dei titolari.
Porthos Lobotka .
Sul finire del duello, la spada fulminea di Adam Ounas, che , alzata la cappa, tocca di fino, atterrando l’avversario con padronanza e stile.
Athos Ounas.
A guidare il gruppo, il comandante, che prima con una scivolata strappa il pallone all’avversario, poi, avanzando imperioso e regale, serve il pallone ad un giovanissimo ma già brillante Zanoli, accogliendolo a tutti gli effetti tra i moschettieri .
D’Artagnan Koulibaly.
Questo splendido gruppo ci sta dando gioie e soddisfazioni, e, aldilà degli aspetti tecnici e tattici dettati magistralmente da un grande tecnico e dal suo eccellente staff, ci sta insegnando quanto sia importante l’unione, il rispetto di tutti, l’accoglienza per gli ultimi, nel calcio e nella vita di tutti i giorni.
I tifosi azzurri aspettano da anni un traguardo, un sogno chiamato scudetto, e con questi valori possiamo riuscirci. Passerà l’inverno e avanzerà una fiorita primavera, turnarranno ‘e rose, ‘e cerase, e allora, quando il tricolore, come uno splendido fiore, sarà di nuovo appuntato sulle nostre maglie, come su un abito da cerimonia, tutti potremo cantare, sulle parole del grande Salvatore Di Giacomo,,
Si stu’ sciore torna a maggio, pur’ io a mmaggio stonco cca’!
Forza Napoli sempre

*Scrittore, tifoso del Napoli