EL: Napoli a Varsavia, con un occhio al Verona, ma Spalletti vuole vincere

Nella foto: Luciano Spalletti (Foto Gino Mancini)

Francesco Raiola

Vigilia di un turno, forse, decisivo nel girone di Europa League per il Napoli di Spalletti, atteso in Polonia dal Legia Varsavia, regolato 3-0 a Fuorigrotta, ma ancora primo in classifica. Azzurri che hanno l’obbligo di vincere per poter aspirare ovviamente al primato del girone e saltare così il turno di febbraio che verrà disputato dalla seconda classificata con le terze di Champions. Napoli che arriva ovviamente e non può essere altrimenti con il pensiero anche al campionato, che vede gli azzurri dominare finora la Serie A, insieme al Milan, con il prossimo impegno di domenica pomeriggio contro il temibile Verona di Tudor che incombe all’orizzonte. Spalletti rinuncia così in partenza a forzare i rientri di Osimhen e Insigne, rimasti a Napoli, così come anche Fabiàn Ruiz, fermo per affaticamento. Mancherà in Polonia anche Mario Rui che deve scontare ancora un turno di squalifica, ma torna disponibile dopo quasi un mese Ounas.

Conferenza stampa prepartita tenuta oltre che dal tecnico partenopeo, anche da Zielinski che torna in patria da avversario. Glaciale come sempre Piotr: “Ho avuto poche opportunità di sfidare squadre polacche, vengo qui per una partita che conta, sono contento, ma spero di vincere domani. Sarà caldissimo, qui l’ambiente è di alto livello. Noi ci teniamo tanto alla partita, abbiamo una rosa ampia e forte e abbiamo tutto per giocarcela fino in fondo”.. Sulla sua condizione: “Il gol è stato importante per me, ma soprattutto per la squadra, ma sono sempre stato sereno nonostante qualche problema fisico, ma ormai è passato e sto tornando ai miei livelli”. Spalletti sul turnover non cerca alibi: “Non vedo perché dovremmo essere indeboliti, la rosa ci permette di sostituire chi ha giocato più spesso e siamo venuti qui per vincere. Ci teniamo, sappiamo che è una gara difficile ma cercheremo la vittoria”. Sulle assenze di chi è rimasto in Italia: “Sono più valutazioni, è una somma come già fatto per Lorenzo che ha un muscolo affaticato, noi monitoriamo satellitare, minutaggi, esami, per prendere il meglio dei risultati e poi decidiamo per precauzione. Poi si rinforza ed il muscolo si riaffatica di nuovo, potrebbe giocare ma c’è una gara anche domenica e ci sono anche altri che meritano di giocare. Chi è rimasto a casa rischiava”. Sulle alternative a Osimhen davanti: “Ci sono Petagna e Elmas. Mertens? Ha giocato una gara sotto il suo livello e quindi si evidenziano di più altri. Dipende sempre dalla partita, Mertens riesce a riempire l’area, con Zielinski più in condizione avrebbe colmato quel vuoto più facilmente. Sono strade diverse che portano entrambe all’obiettivo se fatte correttamente”. Sui probabili titolari: “Non devono preoccuparsi dei minuti non giocati, ma di cosa hanno fatto nei minuti giocati per far vincere la squadra. La mia faccia? Conta la loro quando vengono scelti, giocano tutti quelli che sono qui, hanno il 100% di possibilità con le sostituzioni. Sono importanti i 5 cambi, hanno più possibilità di farsi vedere. Non manca niente, abbiamo una squadra forte, ma serve la vittoria”. Importante chance anche per Juan Jesus: “E’ un giocatore muscolare, fisico, resistentissimo sotto quest’aspetto. Mi aspetto che possa mettere a posto questa difficoltà momentanea, poi nell’economia della partita c’è possibilità di togliergli qualche minuto, dipende da come si sente e dalla gara che viene fuori”. Spaletti conta tanto anche sul rientrante Ounas: “E’ un calciatore offensivo. Ha talmente tanto estro e qualità che può metterli dove vuole. Chiedergli delle rincorse, come fanno ad esempio Politano e Lozano che vanno a raddoppiare sul terzino… Lo fa lo stesso, ma ha più qualità davanti. Ti fai del male non dandogli la possibilità in maniera offensiva negli ultimi venti metri. Per il ruolo però c’è, sa saltare l’uomo nello stretto, sa imbucare, ha un macino pesante con cui fa sempre qualcosa di importante”. Ci saranno solo 542 napoletani a Varsavia contro uno stadio pieno: “La sentiamo la differenza. Se si riesce ad averli tutti più vicini è come avere un calciatore in più in rosa. Per quella che è la loro passione loro sono a punteggio pieno, più di noi perché loro avrebbero vinto anche quella che abbiamo pareggiato per quello che è il loro trasporto nei nostri confronti“. Sulla possibilità di snobbare l’Europa League, Spalletti è tranchant: “Perché dovremmo tenerci poco? Questa storia faccio fatica a capirlo. Io mando dei segnali ai calciatori che hanno giocato meno causa infortunio, tipo Demme o altri, dicendo che non importa giocarla? Sarebbe sbagliato, fallimentare dal punto di vista professionale. Loro devono poter esprimere il loro talento, la loro qualità in un contesto reale. Non gli si fa fare le partite per finta ai professionisti che abbiamo noi“.

Scelte obbligate quindi di formazione per Spalletti che conferma Meret portiere d’Europa a protezione della linea difensiva composta da Koulibaly e Rrhamani con Di Lorenzo e Juan Jesus sulle fasce. In mediana chance per Demme in coppia con Anguissa, mentre sulla trequarti con Zielinski, agiranno Lozano ed Elmas con Petagna riferimento offensivo.

Nel Legia Varsavia rispetto all’andata, il neo-tecnico Golebiewski potrebbe proporre un 3-4-3 con Kastrati ed Emreli insieme a Muci, unica punta all’andata. A centrocampo Ciepela e Slisz al centro con Johansson a destra e Ribeiro a sinistra (in ballottaggio con Mladenović). In difesa Jedrzejczyk e Wieteska e l’ultimo posto del terzetto se lo giocano Rose e Nawrocki. 

Arbitro del match sarà il belga Visser. Fischio di inizio alle ore 18.45.

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