Francesco Raiola
Vittoria difficile conquistata nel catino dell’Arechi da parte di un Napoli, che consolida la testa della classifica grazie al gol di Zielinski nella ripresa. Derby molto intenso fatto suo dal Napoli in un ambiente non facile, vinto dalla squadra di Spalletti forse nella peggiore prestazione stagionale. Partita piena di episodi con le espulsioni di Kastanos e Koulibaly che hanno costretto le squadre a chiudere in dieci.
Torna in scena all’ Arechi una sfida che mancava in Serie A dal 1948 in uno stadio esaurito nei limiti della capienza massima. Sorprende in attacco Colantuono che schiera Gondo con Bonazzoli con Ribery trequartista, mentre sceglie la difesa a quattro con Gyomber e Strandberg coppia centrale, in mediana conferma per Schiavone. Nel Napoli a sorpresa Insigne in panchina, con Lozano nel tridente con Mertens e Politano, Koulibaly capitano.
Partita che vede ovviamente il Napoli sin dalle prime battute in attacco alla ricerca del gol, sfiorandolo subito prima con Zielinski che sotto misura sbaglia il tocco, tirando alto sulla traversa e poi con Lozano che di testa su assist di Politano va ancora alto. Il Napoli soffre l’assenza di Osimhen e non riesce ad assaltare come vorrebbe la Salernitana, che invece è molto aggressiva soprattutto a centrocampo, con Fabbri che permette anche un gioco duro ai granata che fermano più volte le mezzali del Napoli con interventi al limite della regolarità, ma paradossalmente il primo giallo della gara è per Anguissa, che successivamente viene colpito al volto da Bonazzoli con una gomitata, ma l’arbitro non ravvede la volontarietà. Nel finale di tempo ci prova anche Mario Rui dalla distanza ma la conclusione è imprecisa. Primo tempo che si chiude a reti bianche e con poche emozioni.
Ripresa che inizia con la squadra di Colantuono più volenterosa e con il Napoli che inizia ad innervosirsi per la gestione della gara al limite dell’arbitro Fabbri, che non vede un altro fallo su Lozano che si stava involando in contropiede. Al quarto d’ora della ripresa Spalletti cambia inserendo Petagna ed Elmas per Mertens e Lozano, in serata davvero no. Le sostituzioni fruttano subito il risultato: Petagna fa sentire subito il suo peso e su cross di Zielinski colpisce la traversa e sugli sviluppi dell’azione è lo stesso polacco a ribadire in rete per il vantaggio partenopeo, confermato anche dal VAR. Cambia anche Colantuono che inserisce Simy per Gondo, infortunato. Primo giallo nelle fila granata per un brutto fallo di Kastanos su Anguissa, ma l’intervento del cipriota è da VAR che richiama giustamente Fabbri all’OFR che decreta il rosso diretto per il giocatore della Salernitana. Colantuono toglie Bonazzoli inserendo Obi in mediana. Ammonito anche Mario Rui nelle fila del Napoli per fallo su Zortea, ma ad un quarto d’ora dalla fine altro episodio chiave: Ribery serve Simy in velocità verso la porta, Koulibaly trattiene il nigeriano come ultimo uomo e Fabbri espelle il capitano del Napoli che resta in dieci e punizione dal limite per la Salernitana, con l’ingresso immediato di Juan Jesus per Politano. Sulla punizione di Ribery è miracoloso Di Lorenzo che va a coprire il palo di Ospina e salva il Napoli. Ci crede la Salernitana e prova l’assalto finale con un nuovo doppio cambio con gli ingressi di Djuric e Gagliolo per Ranieri e Zortea, ma sono gli azzurri a sfiorare il raddoppio con una bella conclusione di Elmas respinta da Belec. Ampio recupero concesso da Fabbri con ben sei minuti extra. Ci prova da fuori Mario Rui che sfiora il palo con leggera deviazione di Belec. Minuti nel recupero concessi da Spalletti anche per il giovane Zanoli al posto di Zielinski per avere più centrimentri in area. Grande occasione nell’ultimo minuto per Gagliolo su gli sviluppi di un calcio di punizione con Simy che però aveva commesso fallo su Ospina. Ultima occasione di una partita incandescente che vede il Napoli vincere con grande difficoltà il derby campano.
Azzurri che vincono la decima partita su undici e mettono così pressione al Milan atteso tra poco all’Olimpico dalla Roma. Risultato che ha un peso specifico notevole per Spalletti, che ha deciso il match grazie alle sostituzioni e nonostante l’assenza di Osimhen e di Insigne, nemmeno subentrato. Decisivi gli ingressi di Petagna e Elmas, mentre deludente è stato l’esordio dal primo minuto di Mertens. Partita tutto cuore della Salernitana che ha dimostrato che può lottare punto a punto per la salvezza.