Il Milan sbanca l’Olimpico: 2-1 alla Roma

Nella foto: Zlatan Ibrahimovic (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

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Massimo Ciccognani

Dolcetto Milan, scherzetto alla Roma. I rossoneri rispondono al Napoli che nel pomeriggio si era preso la testa della classifica vincendo il derby di Salerno. I rossoneri sbancano l’Olimpico con la forza dei nervi distesi con un gol per tempo: la sblocca Ibrahimovic su calcio piazzato, raddoppia Kessié su calcio di rigore. Vittoria che ci sta, per qualità di gioco, davanti ad una Roma stanca che ci ha provato in avvio, senza graffiare, per poi subire gol alla prima vera occasione dei rossoneri. La Roma ci ha provato nel finale a riprenderla, attaccando a testa bassa, ma sul match gravano alcune incomprensibili decisioni di Maresca che ha condizionato fortemente la gara. L’ammonizione di Zaniolo dopo pochi minuti, ha frenato lo slancio dell’attaccante. Poi, il rigore concesso al Milan che ha portato al 2-0 è viziato da un chiaro errore. Richiamato al Var, Maresca ha confermato, sbagliando, la sua decisione, ed infine, dopo il 2-1 di El Shaarawy nel finale, non ha concesso e neppure è andato a rivedere, una duplice situazione in area Milan che poteva portare ad un rigore per la Roma proprio al tramonto del match. Il Milan ha giocato meglio, non c’è dubbio, pressando alto, ma ha trovato il gol solo su calcio piazzato. Tanto possesso palla, ma nessuna occasione pulita nello specchio se non nella parte discendente del match quando la Roma si è scoperta, lasciando spazio al contropiede milanista. E alla fine hanno vinto i rossoneri, ma la Roma, pur giocando non benissimo, qualche recriminazione se la porta a casa.

Mourinho conferma i titolari

Non cambia il tecnico della Roma che dall’inizio manda in campo la stessa formazione che ha affrontato Napoli e Cagliari. Mkhitaryan c’è nel tridente con Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Abraham. Nel Milan Krunic sulla trequarti insieme a Saelemaekers e Leao alle spalle di Ibrahimovic. Giallorossi con il 4-2-3-1: Rui Patricio tra i pali, Karsdorp e Viña esterni, Mancini e Ibañez centrali di difesa. In mezzo Cristante e Veretout. Come detto Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan dietro ad Abraham. Speculare la disposizione tattica di Pioli che presenta Tatarusanu tra i pali, Calabria, Tomori, Kjaer e Theo Hernández nei quattro di difesa, Bennacer e Kessié in mezzo, Saelemaekers, Krunic e Leão alle spalle di Ibrahimovic che ritrova Mourinho. Arbitra Maresca di Napoli. Olimpico da paura. Colpo d’occhio eccezionale.

La sblocca Ibra su punizione

Primo tempo deciso da un gol di Ibra su calcio piazzato, ma molto meglio il Milan che ha sfruttato al meglio la catena di destra, con Mkhitaryan e Viña incapaci di contenere i rossoneri. In mezzo Kessiè fa densità, Leao intraprendente, Ibra quasi una sentenza. Nella Roma Zaniolo e Pellegrini fanno la partita come la voleva Mourinho, anche se il numero 22 prende il giallo dopo due minuti che ne condiziona la prestazione. Impalpabile Abraham, stesso dicasi per Mkhitaryan, in debito di ossigeno. Primo tempo a ritmi alti. Subito occasione per Pellegrini che va col mancino dopo una ribattuta della difesa in seguiro ad una percussione di Viña, palla fuori di poco. Leao in area apre per Kessié, sinistro di poco a lato. Si alza il ritmo, bella opportunità Roma con la difesa rossonera mal piazzata, Pellegrini, fuori. Poi sale in cattedra Ibrahimovic, sinistro mortifero, palla fuori di poco. Poi, il gol. Punizione dal limite, impeccabile dello svedese che gela l’Olimpico, con la complicità di Rui Patricio che prende gol sul suo palo: 0-1. Il Milan insiste, ci prova Bennacer, alto. Leao la mette dentro di testa, tutto fermo, offside di Ibra. La Roma si scuote, azione confusa in area rossonera, ma nessuno riesce a toccare la palla. La Roma attacca a testa bassa, ma raccoglie solo tre angoli di fila, ma senza far male. Tutto qui il primo tempo, Kjaer arpiona Abraham e non lo fa muovere, Milan in vantaggio, meritatamente.

Kessié su rigore: 2-0 Milan

Mourinho cambia subito, fuori Mkhitaryan, dentro Felix Afena, il 2003 che bene ha fatto a Cagliari all’esordio. Leao va via a Mancini che lo stende e prende il giallo. Ibra, ancora lui la mette dentro  con un destro a incrociare. Tutto fermo, era offisde. La partita si apre: Abraham si divora il pari, poi Rui Patricio salva col piede sinistro ancora sullo scatenato Ibrahimovic. Ma il raddoppio rossonero è rimandato di poco e arriva su calcio di rigore che Maresca assegna, va a rivedere al Var e si convince la prima decisione era giusta. Contatto in area Ibanez-Ibrahimovic. Dal dischetto Kessié non sbaglia: 2-0 Milan dopo dieci nella ripresa. Ma l’episodio è destinato a far discutere perché contatto non c’è stato.

La riapre El Shaarawy, troppo tardi

Pioli richiama Ibra e inserisce Giroud, mentre la Roma sostituisce l’evanescente Abraham con El Shaarawy. Theo Hernandez ferma con le cattive Pellegrini e prende il giallo. Già ammonito, guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. La Roma attacca a testa bassa, ma non graffia. Errori tanti. Dentro anche Carles Perez e Shomurodov per Karsdorp e Viña. Le prova tutte la Roma, con generosità, ma non è aria di andare in paradiso. Zaniolo ci prova due volte di testa, ma senza fortuna. Sei di recupero, segna El Shaarawy che riaccende le speranze, Carles Perez si vede rimpallata la conclusione della disperazione. E ad una manciata si secondi dalla fine, l’altro episodio che poteva rimettere in piedi la Roma. Un doppio episodio, prima va giù Felix Afena, poi Pellegrini. Gli estremi del rigore c’erano tutti e quanto meno Maresca poteva andarlo a rivedere al monitor. E non l’ha fatto. Vince il Milan, ma la Roma torna negli spogliatoi carica di rabbia.