Lazio per ripartire: all’Olimpico c’è la Fiorentina. Sarri: “Siamo pronti”

Guglielmo Guidi

La Lazio è pronta per ripartire dopo il tondo di Verona. All’Olimpico ospita la Fiorentina che non è avversario comodo. Lo sa benissimo Sarri. “Si spera di sì, sappiamo le risposte che dobbiamo dare. Penso che la squadra sia pronta, ho visto l’atteggiamento giusto in questi giorni. La Fiorentina è una squadra forte, ha un gioco completamente diverso dal passato. Ha fatto più vittorie in trasferta che in casa, potrebbe avere un futuro importante. Per noi è un momento di riflessione. Andando a scavare con i ragazzi, abbiamo visto che questi alti e bassi si stanno ripetendo da un anno e mezzo. E quasi sempre si verificano con le squadre di seconda fascia. Dobbiamo fare delle correzioni, perché alla base c’è qualcosa di sbagliato in alcuni approcci. Inoltre si verificano sempre alla terza partita settimanale, in cui i dati fisici non sono diversi dalla prima. Sono le energie mentali che cambiano”. 

Domani sfida tra bomber, Immobile contro Vlahovic. “I giocatori importanti possono sempre decidere il risultato. Ciro da anni segna in modo impressionante, Vlahovic è giovane e forte. Saranno importanti”.

Nella Lazio si rischia il caso Luis Alberto. Sarri non è d’accordo. “Su 12 partite 8 le ha fatte da titolare e in 4 è entrato per 40 minuti. Ci sono momenti della stagione in cui le necessità del singolo non sono le stesse della squadra. Speriamo di risolvere i nostri problemi, così ci possiamo permettere Luis Alberto sempre in campo. Il nostro centrocampo è forte, ma a Roma c’è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro. Erano abituati a giocare con 3 centrali e 2 esterni che garantivano coperture laterali, una sottopunta che partecipava. Se giochi con 3 punte e il campo da coprire aumenta e si complica un po’ la vita. È una questione di abituarsi a un certo tipo di lavoro: fin quando i tempi e le distanze non si accorciano corriamo tanto e a vuoto. A tratti diamo la sensazione di arrivare sempre secondi sulla palla, anche se i dati dicono il contrario”.

Serve solo una nuova mentalità, vincente. “Per risolvere un problema va presa coscienza che esiste questo problema. Abbiamo tirato fuori dei dati da maggio scorso e c’è una ripetitività di alcune situazioni. Una squadra che gioca con un’efficienza tecnica del 93%, un livello da Champions, la partita dopo passa all’87%, che è un livello di bassa Serie B. Bisogna rimanere sempre su certi livelli, spero che i ragazzi abbiano capito ciò. Inoltre, visto che questi cali avvengono con squadre di seconda fascia, bisogna essere più umili. Per diventare grandi dobbiamo ancora lavorare tanto”. 

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