Guglielmo Guidi
Il ritorno al calcio nazionale, rende particolarmente nervoso Maurizio Sarri. Che ne ha per tutti. “Questo calcio non mi appartiene più, i giocatori si stanno allenando più in nazionale che con noi. Non è più sport ma uno show che sta spremendo soldi agli appassionati. Sono vecchio per questo tipo di calcio. Si sono lamentate tante persone ma sono l’unico che ha ricevuto una risposta, non so perchè, forse sono gentili. Si è lamentato Mourinho ma nessuno ha risposto. Quello dell’Olimpico non è un terreno di alto livello, è scadente”.
Intanto all’orizzonte c’è l’Inter (domani ore 18, stadio Olimpico). E Sarri rincara la dose. “Ci siamo allenati a ranghi ridotti, in 12 o 13 persone, difficile valutare le reazioni del dopo Bologna. Quello di oggi sarà il primo allenamento attendibile per valutare la condizione dei vari nazionali. Immobile? Si sta allenando con noi da un paio di giorni, sembra stare abbastanza bene e la pausa gli ha fatto bene”.
Formazione. Se davanti i giochi sembrano fatti, davanti qualche dubbio permane, soprattutto in difesa dove c’è da sostituire lo squalificato Acerbi. Sarri dovrà sceglierne uno tra Patric e Radu. “Fino a poco tempo fa Radu non mi ha dato la sensazione di essere in grande condizione, ora sta crescendo”.
Lazio che vuole cancellare Bologna, con una vittoria. Sarri frena. “Siamo in un anno di transizione e di costruzione. Dobbiamo gettare delle basi, trovare solidità, poi cercheremo un calcio che soddisfi tutti. Affrontiamo una squadra come l’Inter che può essere la favorita per la vittoria del campionato. Ha perso pochissimo rispetto allo scorso anno in termini di forza perchè ha preso giocatori funzionali sul mercato. Fischi a Inzaghi? Credo poco alla storia degli scontri diretti tra allenatori. Non posso parlare dell’uomo perchè lo conosco poco ma Simone Inzaghi è un allenatore che ha fatto bene e che in questo momento ha raggiunto una panchina importante”.