Massimo Ciccognani
FIRENZE Domani riprende il cammino verso Qatar 2022. A Firenze si gioca Italia-Bulgaria, con un Roberto Mancini carico. E’ il primo impegno della nazionale campione d’Europa. In palio punti pesanti verso il mondiale, per riscattare la mancata partecipazione a Russia 2018. Mancini apre subito con un pensiero ai tifosi italiani. “Voglio innanzitutto ringraziare i tifosi che ci hanno supportato durante l’Europeo. Domani noi dobbiamo fare ciò che sappiamo fare, la posta in palio sarà già molto alta e non potranno esserci distrazioni”.
L’idea è quella di una nazionale che dopo Wembley può aprire un ciclo. “E’ la nostra speranza ma lo è da tre anni, coinvolgendo i ragazzi. Non voleva dire vincere e non si vince in un solo modo, ma provare a fare qualcosa di diverso rispetto al passato. Tra 13-14 mesi abbiamo un Mondiale e non è così lontano, ma ora l’obiettivo primario è continuare a giocare così e qualificarci”.
Sono partiti diversi big dai vari club, per un campionato che si prospetta più equilibrato, con in pista molti giovani. Una risorsa in più per il Mancio. “Se riuscissero a venir fuori per il futuro, e credo che ne usciranno, certo che verranno presi in considerazione. Il campionato da noi è sempre bello anche se ha perso giocatori importanti. Per noi e per la Nazionale è importante far giocare giovani per farli diventare importanti a livello internazionale”.
Lo stato d’animo è lo stesso del primo giorno, e non ha paura che adesso l’Italia sia studiata nei minimi dettagli. “Variazioni sul tema si possono fare in ogni partita, basta spostare un giocatore. Però poi dopo conta la voglia di essere una squadra che propone gioco e per proporre gioco devi avere una mentalità offensiva. In questi tre anni siamo riusciti a fare gol e a subirne pochi, questo credo diventi fondamentale. L’equilibrio è alla base di tutto. Quando fai qualcosa come fatto da noi per mantenere quel livello lì devi essere ancora più forte. Ma la nostra è una squadra che può migliorare e questo successo può darci la forza per fare ancora di più. Poi il divertimento è alla base del calcio e se ti diverti alla fine vinci, quando fai un lavoro che ti fa divertire poi lo fai sempre al massimo. Nel calcio ci sta anche di perdere, ma speriamo sarà dopo il 2022. L’importante è che la squadra dia sempre il massimo, abbiamo la fortuna di giocare a calcio che è il sogno di tutti i bambini”.
Domani la Bulgaria, poi domenica trasferta a Basilea contro la Svizzera che conta tantissimo. “La prima è sempre la più delicata perché si riprende dopo un po’ di tempo. Ma in questi giorni le condizioni dei giocatori le abbiamo valutate e non sono così male, hanno fatto meno vacanze e la condizione atletica è buona. Il problema è la prima partita, ci deve essere massima concentrazione.
Sulla probabile formazione, regala nulla. “A parte chi è tornato a casa gli altri stanno tutti bene. Siamo in 33 e abbiamo una buona scelta, stanno tutti bene. Per domani la squadra non si discosterà di molto da quella della finale. Zaniolo? Sta bene come tutti gli altri, adesso vediamo. Per me è difficile darne un giudizio sulla sua maturazione, io lo vedo poco. Per avere una carriera lunghissima serve essere sempre un professionista serio. La speranza è che stia sempre bene perché il suo gioco è fisico. Poi sulla vita privata io mi fido dei ragazzi, io spero che riuscirà a sfruttare queste grandi qualità che ha. Immobile? “Ciro ha sempre fatto bene, così come Belotti. Deve solo continuare a giocare e a stare tranquillo. A volte si fa un po’ più di fatica, anche perché alcune gare erano di livello altissimo, ma lui e il Gallo hanno sempre fatto ciò che dovevano fare e questa è stata una cosa decisiva. Alternative a Jorginho e in attacco? Raspadori è stato con noi e ha grandi qualità, Scamacca è totalmente diverso, giovane e può essere importante per la Nazionale. E poi c’è Kean. Vice Jorginho? Sensi è quello che si avvicina di più, poi è chiaro che con qualità diverse possono farlo anche Verratti e Cristante”.
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