L’Inter presenta Inzaghi: “Qui per dare continuità”

Inzaghi indica ai suoi la strada verso i tre punti

Armando De Paolis

L’Inter ha presentato ufficialmente Simone Inzaghi, nuovo allenatore nerazzurro dopo la partenza di Antonio Conte. Emozionato il neo tecnico nerazzurro che si è presentato nella sala stampa di Appiano Gentile. Inizia per Simone un’avventura stimolante dopo una vita passata alla Lazio. “C’è grande entusiasmo e motivazioni, so che mi si prospetta un lavoro importante, ma è una bellissima sfida che mi ha convinto fin da subito. I dirigenti mi hanno dimostrato grande motivazioni nel volermi. So che i tifosi ci staranno vicini”.

Per la prima volta lontana da casa, quella biancoceleste. “Questo cambiamento è stato supportato dalle motivazioni. Ho trovato delle persone che in pochi giorni mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. So che ci saranno delle difficoltà perché dobbiamo difendere il titolo, ma siamo l’Inter e faremo di tutto per rimanere campioni anche tra un anno. Colgo anzi l’occasione per fare i complimenti a mister Conte e alla sua squadra”.

E subito a parlare di come sarà l’Inter targata Inzaghi. “Innanzitutto vogliamo dare continuità dopo lo scudetto e abbiamo tutte le motivazioni che servono. Le mie caratteristiche saranno intensità, stare dentro la partita e riuscire a reagire agli episodi. La mia squadra sa e deve vincere anche in pieno recupero”.

Sul mercato dice la sua. “Di Hakimi sapevo, ma mi è stato promesso che la squadra resterà competitiva: ci sentiamo quotidianamente con i dirigenti, sappiamo dove intervenire, puntiamo a fare un percorso in Champions migliore perché so che dal 2011 l’Inter non va agli ottavi della massima competizione europea. Dobbiamo fare qualcosa in entrata, gli esterni per me sono importanti e proveremo ad agire di conseguenza. De Vrji? L’ho allenato, ho giocato con Kolarov e Handanovic. Un piacere ritrovarli, ma anche con gli altri avrò un grandissimo rapporto”.

Immobile è diventato Scarpa d’oro, la promessa è ripetersi con Lukaku. “L’ho sentito diverse volte, era deluso per l’eliminazione dall’europeo, ma è una garanzia e l’ha dimostrato sul campo. Eriksen? Ci siamo sentiti prima del torneo europeo, dopo non ci ho più parlato, ci contavo molto, è un giocatore dell’Inter che è stata comunque brava a prendere Calhanoglu, un giocatore importante. Christian avrà tutto il tempo necessario per tornare e lo aspetto a braccia aperte”.

Da vincere la pressione dell’ambiente interista reduce dalla vittoria dello scudetto. “L’obiettivo è passare il girone di Champions League. Giocare ogni tre giorni sarà molto dispendioso, ma ci faremo trovare pronti. Roma è stata una bella palestra, la pressione è quotidiana e mi piace, altrimenti non avrei accettato l’Inter campione d’Italia che potrebbe certo perdere qualche campione. Abbiamo un grande rapporto con i direttori, la stagione sarà lunga, dovremo essere bravi quando ci saranno delle difficoltà a compattarci bene

Sul suo addio alla Lazio e a Lotito mostra sicurezza. “Nella vita vanno fatte delle scelte, Lotito è un ottimo presidente con grandi idee. C’è stato un ciclo, ne abbiamo parlato a cena come in tutte le famiglie, mi ero preso una notte per pensarci su e mattina dopo ho avvertito questo desiderio, informando prima di ogni altro lo stesso presidente. Il mio ritorno all’Olimpico? Ho scritto una lettera a tal proposito, sono stati 22 anni importantissimi, sono stato molto bene, ho avuto la fortuna di vincere con la Lazio sia da giocatore che da allenatore, ma era arrivato il momento di cambiare ed eccomi qua”.

Dopo il derby di Roma, quello di Milano. “Sappiamo cos’è il derby a Roma, ma anche a Milano c’è una rivalità fortissima. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, in testa per venti giornate, sarà una sfida entusiasmante come del resto lo è stata l’anno scorso. Dell’Inter, da avversario, ho apprezzato molto. Ho perso, pareggiato e anche vinto. Vedevo una squadra solida che dava l’idea di essere molto compatta, a cui difficilmente si poteva far gol. Questo ha dato i suoi frutti. Per quel che riguarda il mio passato, ho avuto una squadra che ha sempre fatto divertire i tifosi e fatto gol. Spero di farlo anche qui”.

L’ultima è per la Nazionale di Mancini. “Faccio i complimenti a Roberto, sapevo avrebbe potuto fare molto bene. Aspettiamo la finale e incrociamo le dita”