Massimo Ciccognani
LONDRA E alla fine Roberto Mancini può sorridere. L’Italia è ai quarti dopo il 2-1 all’Austria, maturato dopo i tempi supplementari. “Era una gara che avremmo dovuto sbloccare nel primo tempo, l’abbiamo dominata. Nella ripresa abbiamo fatto fatica, l’Austria è difficile da affrontare. Come squadra sono simili alla Svizzera, e l’Austria ancor di più ti mette in difficoltà e non ti lascia giocare. Soprattutto nel secondo tempo: nel primo avremmo dovuto segnare, bravo il tecnico che ha costruito una squadra così”.
Ha vinto il carattere degli azzurri, magari non bellissimi, ma cinici. “E’ stata una partita difficile, ci sono stati momenti dove è stato così. Sapevamo che sarebbe stata dura. Abbiamo fatto 26 tiri, siamo stati poco precisi. Mentalmente affronti una gara così in modo diverso: tutti pensavano che con l’Austria fosse semplice ma difficilmente perde e si difende bene”.
Determinanti i cambi in corsa. “Erano stanchi, lo era Marco (Verratti, ndr), tutti hanno lavorato tanto. Sono stati bravissimi, Verratti ci stava che potesse essere più stanco e Barella anche. I ragazzi che sono entrati sono stati bravissimi. Sono stati bravi tutti, sapevamo che sarebbe stata da vincere anche faticando. Pessina non lo scopro io. All’Atalanta sta giocando benissimo. E’ un grande atleta, un grande calciatore. Sta dimostrando di avere un grande valore. Sta dimostrando questo e avrà un grande futuro in Nazionale. E poi è stata vinta perché i ragazzi volevano vincere, il gol ci ha dato forte energia. Non avremmo dovuto subire il gol”.
Una vittoria che accresce l’ottimismo. “Siamo sbloccati da tempo. Sapevamo che sarebbe stata anche più dura dei quarti di finale, l’Austria non ha il blasone delle altre ma ti fa giocare male. Devo dire bravi ai ragazzi. Quando entrano cambiano la partita. Sono vogliosi di vincere, è stata una grande prova ed è globale, tutti hanno dato tutto”.
E adesso ai quarti Ronaldo o Lukaku. “Quando arrivi ai quarti… Non è così semplice: vorrei evitarli entrambi ma è impossibile”.