Pagelle Italia. Smalto Pessina, sprint Chiesa

Nella foto: Jorginho (credits GETTY IMAGES for FIGC)

DONNARUMMA: sv
Ancora una volta spettatore non pagante. Neppure un intervento, al punto tale che intorpidisce e regala, in collaborazione con Bonuccu, un angolo al Galles che provoca solo qualche spavento.

TOLOI: 6
E’ il terzo difensore aggiunto, si sgancia raramente lasciando sia Emerson dala parte opposta a provare l’affondo. Una prova senza sbavature, servita a Mancini per capire che anche sull’atalantino, può contare.

BONUCCI: 6 

Mancini lo tiene in campo visto l’ampio turnover. Si rilassa un po’ troppo e nn regala i soliti lanci di trenta metri, ma l’esperienza alla fine si fa sentire e lo aiuta anche se di momenti di difficoltà, l’Italia non ne ha avuti.

BASTONI: 6,5
Il futuro azzurro è nei piedi e nel temperamento dell’interista che su impone con grande personalità. Una bella sicurezza, Bale ridotti ai minimi termini, lanci millimetrici, insomma un bel repertorio ed una prova di grade autorità.

EMERSON PALMIERI: 6
Un po’ in ritardo, ma forse è tutta colpa di Spinazzola che ci ha abituati a folate irreprensibili. Spinge, ma senza dare una impronta di qualità come ha sapur fare nelle precedenti due uscite l’esterno della Roma.

PESSINA: 7
E’ l’alternativa che Mancini cercava a Barella. Si butta nello spazio con i tempi giusti, ha una buona visione di gioco. E quando Verratti pennella un calcio di punizione, si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol. E non sbaglia.

JORGINHO: 6,5
Una garanzia assoluta. Riesce sempre a liberarsi della doppia marcatura preventiva dei gallesi, si alterna con Verratti e alla fine non offre agli avversari il destro per bloccarlo. La solita garanzia.

VERRATTI: 6,5
Oltre un mese dalla sua ultima apparizione, ma nessuno sembra accorgersene. Torna da leader, alternativa di qualità alla manovra azzurra. Suo l’assist che porta al gol partita di Pessina. Un calciatore ritrovato, di cui Mancini ha grande bisogno.

CHIESA: 7
Nell’uno contro uno è imprendibile, sulla fascia se ne va sempre di giustezza e crea la superiorità numerica con irrisoria facilità. I compagni lo cercano per trovare l’affondo giusto. Motore sempre al massimo.

BELOTTI: 6
Ci prova in continuazione, ma senza mai graffiare. Il coraggio e la voglia di fare non gli fanno difetto, ma non trova mai la porta avversaria. Da un attaccante ci si aspetta maggiore decisione in zona gol.

BERNARDESCHI: 5,5
Ci si aspettava qualcosa di più dalla juventino. Qualcosa di buona la combina, ma nell’arco dei minuti giocati può vantare un assist per Belotti e un palo colpito. Ma da uno che sulle fasce dovrebbe fare la differenza, ci si aspetta qualcosa di più.

ACERBI: 5,5 

Nella ripresa rileva Bonucci al quale il ct fa tirare il fiato, ma il laziale stavolta non brilla. Il Galles non graffia, ma l’unica opportunità a Ramsey, la regala proprio Acerbi che sbaglia il tempo in uscita. Rischio pesante che poteva portare all’1-1.

MANCINI: 8
Fa riposare, a sorpresa, 8/11 della squadra che aveva conquistato le prime due vittorie. Invertendo i fattori, il prodotto non cambia e ottiene il massimo: 30 risultati utili consecutivi, 11 vittorie di fila, 32 gol segnati, nessuno subito. Un fuoriclasse.