Massimo Ciccognani
Passeggiate romane. Quella di Villa Borghese con tutto il gruppo di Mancini tra ali di folla, per stemperare la tensione e far capire a popolo e paese che questa Italia è un gruppo granitico e racchiude tutti il carisma del proprio allenatore. E poi passeggiate in campo, dalla Turchia alla Svizzera, entrambe battute 3-0, per finire con il Galles, che di gol ne ha subito solo uno ma ne poteva prendere come le altre sorelle di girone. Vince anzi, stravince l’Italia. Mancini fa trenta: raggiunge Vittorio Pozzo dopo 80 anni e stabilisce il nuovo record di risultati utili consecutivi. E mette pure la freccia perchè nell’ottavo di finale, dove l’Italia arriva da prima di girone, se la vedrà, il 26 a Londra, contro una tra Ucraina e Austria. Il sogno continua. Ad occhi aperti.
Mancini ne cambia otto
C’è da pensare alla prossima gara di ottavi di finale e qualcosa di più, e allora Mancini mette in atto un turnover pesante cambiando otto/undicesimi della Nazionale che quattro giorni fa, sempre all’Olimpico, ha travolto la Svizzera. In campo solo Donnarumma, Bonucci e Jorginho. Nella difesa a quattro, esordio all’europeo per l’interista Bastoni che affiancherà appunto Bonucci nei due centrali davanti a Donnarummi. Sugli esterni spazio ad Emerson Palmieri e Toloi, con conseguente riposo per Spinazzola e Di Lorenzo che potranno tirare il fiato in chiave ottavi di finale. Nei tre di centrocampo, oltre a Jorginho, ci sono Pessina preferito a Cristante e il ritorno da titolare di Verratti la cui condizione sarà valutata nel corso del match. Nel tridente offensivo tutto nuovo ci sono Chiesa a destra e Bernardeschi a sinistra, Belotti punta di riferimento. Rob Page schiera invece un Galles senza una punta di ruolo, con un 4-2-3-1 con il centravanti Moore che è diffidato e che ha preferito non rischiare. Così davanti, gallesi cin Ramsey e Bale ad alternarsi come falso nueve.
Dominio Italia: la sblocca Pessina
L’Italia parte bene e prende subito in mano il boccino del gioco. Galles d’attesa, con dieci giocatori dietro la linea del pallone con l’intento di bloccare sul nascere le folate azzurre e magari sperare in qualche controgioco. Ma l’Italia è attenta, pressa bene sulla prima uscita e sistematicamente i gallesi vanno in sofferenza. E l’Italia comincia a fare la voce grossa. Bonucci, prova a innescare gli esterni con lanci lunghi millimetrici, provando a sfruttare la velocità di Emerson Palmieri. Verratti dopo la lunga assenza, riparte di giustezza, Jorginho fa sempre cose preziose, e la sorpresa è l’atalantino Pessina che si muove bene econ una deviazione maligna di stinco che per poco non sorprende Ward. In campo solo gli azzurri, Belotti si divora il vantaggio incrociando troppo il tiro da posizione favorevolissima. Bastoni fa passare un brutto quarto d’ora a Bale, con le buone o con le cattive. Proprio l’interista apre bene per l’inserimento di Chiesa stoppato da Ampadu sulla linea. L’Italia insiste e alla fine trova il vantaggio su calcio piazzato. Verratti batte una punizione corta sulla quale si avventa Pessina che la piazza sul secondo palo, azzurri avanti. Ancora Pessina pronto a sfruttare un altro centro di Verratti, ma stavolta Ampadu salva in angolo. All’intervallo è 2-0, mentre a Baku, Svizzera avanti per 2-0 sulla Turchia. Galles e Turchia secondi a quota 4, ma la differenza reti premia i gallesi.
Ripresa d’accademia
Mancini manda in campo Acerbi che prende il posto di Bonucci allo scopo di far riposare una delle pedine di sostanza nello scacchiere azzurro. Il copione non cambia ed è sempre l’Italia a fare la partita. Bernardeschi centra il palo su punizione, poteva essere il 2-0, ma l’Italia, anche stasera è tanta. Belotti cerca il gol, ma spara alto. Il Galles resta in dieci dopo appena dieci minuti nella ripresa per un intervento scomposto di Ampadu: piede a martello su Bernardeschi, Gategan non ha dubbi e lo spedisce anzitempo sotto le docce. E allora il ct Page è costretto al cambio tattico per provare a riprenderla, dentro Moore, fuori Morrell. Ward salva su Belotti, poi Jorginho sfonda a destra, la mette a rimorchio per Emerson che ignora Chiesa e si fa rimpallare la conclusione. L’Italia continua ad attaccare alla ricerca del gol della tranquillità, ma non fortunata sotto misura. Doppio cambio per Mancini che inserisce Raspadori e Cristante per Bernardeschi e Jorginho. La Svizzera intanto fa 3-1 con la Turchia e differenza reti che continua a premiare i gallesi per il secondo posto. Ultima girandola di cambi per i gallesi, mentre Mancini regala la standing ovation a Pessina ed inserisce Castrovilli negli ultimi tre minuti di gioco. Fuori anche Donnarumma, dentro Sirigu. E succede più nulla, vince l’Italia. Come detto, cambiano gli interpreti, ma il prodotto è sempre lo stesso. E adesso valigie pronte, rotta su Londra, nell’ottavo di finale che l’Italia conoscerà domani tra Ucraina e Austria.