Il calcio italiano piange la scomparsa di Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus. Avrebbe compito 93 anni il prossimo 4 luglio. Nella notte gli è stata fatale un’insufficienza cardiaca. Giampiero Boniperti è stato un simbolo e bandiera del calcio juventino, uno degli ultimi romantici. Fu lui a coniare la frase diventata famosa “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Una eterna storia d’amore con il cub bianconero, di cui è stato indelebile calciatore e grandissimo presidente. Con la maglia della Juventus vinse cinque scudetti e due Coppe Italia, formando con Sivori e Charles, uno dei tridenti più spettacolari della storia del calcio. Nel 1971 divenne presidente della sua Juventus. Un presidente con uno stile, quello che manca oggi. Da massimo dirigente, vinse una Coppa dei Campioni, la Coppa Uefa, la Supecoppa europea e la Coppa delle Coppe. Non aveva bisogno di intermediari o ds, i contratti con i calciatori li trattava in prima persona. Rivestì, sia pur brevente, la carica di capo delegazione della Nazionale per poi rientrare alla casa madre dove divenne presidente onorario. Tanti i messaggi di cordoglio. “La scomparsa di Boniperti – ha detto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina – rappresenta un dolore immenso. Calciatore straordinario, dirigente impeccabile, ci lascia una delle figure più rappresentative del calcio italiano. La sua competenza, il suo stile e la sua determinazione ci hanno insegnato molto, non lo dimenticheremo mai”. In un tweet, lo ha ricordato anche l’attuale ct azzurro Roberto Mancini: “Una leggenda del calcio italiano, dentro e fuori dal campo. RIP Presidente Boniperti”. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni in forma privata per volere della famiglia.
