Francesco Raiola
Avanzano gli orange di Frank De Boer che dopo la pirotecnica vittoria contro l’Ucraina bissano e regolano con un gol per tempo di Depay e Dumfries l’Austria che non è mai riuscita ad impensierire sui novanta minuti la porta difesa da Stekelenburg. Austriaci che devono fare a meno di Arnautovic, squalificato dalla UEFA per le frasi nazionaliste e razziste contro i giocatori macedoni dopo il gol segnato nel finale contro gli slavi e pagano un reparto offensivo apparso davvero innocuo. Nell’Olanda torna dal primo minuto in difesa De Ligt che va a comporre con De Vrij una linea di tutto rispetto, mentre in attacco sono confermati Depay e Weghorst. Solito inizio spumeggiante degli olandesi con la freccia Dumfries, stellina del PSV, che rischia di diventare uno degli uomini più richiesti del mercato, che scatta a ripetizione sulla destra. Ed è proprio su uno spunto in velocità dell’esterno destro che Alaba, tra i peggiori nell’Austria, sgambetta l’olandese appena entrato in area di rigore. L’arbitro, l’israeliano Grinfeeld in un primo momento glissa e non fischia, ma il VAR giustamente richiama il direttore di gara all’OFR per rivedere l’azione e non può far altro che fischiare il penalty che Depay trasforma magistralmente. Reazione austriaca solo con tiri da lontano di Sabitzer e Lainer che non creano pericoli di sorta. Ancora Depay vicinissimo al raddoppio su assist perfetto di Weghorst, ma il centravanti non controlla bene e sciupa tirando alto. Nella ripresa il canovaccio non cambia, con l’Olanda che prova a gestire e a ripartire, inserendo anche il giovane e velocissimo Malen in attacco: ed è proprio su un’azione di rimessa gestita alla perfezione dal giovane attaccante del PSV che arriva il raddoppio con l’assist di Malen per Dumfries che spinge in rete un pallone facile facile per il secondo gol dell’esterno in questa competizione. Ci prova con l’orgoglio l’Austria ad accorciare le distanze per un gol che potrebbe essere determinante per la differenza reti, ma Alaba non è fortunato su una conclusione dalla distanze e a nulla servono i cambi offensivi effettuati da Foda che non cambiano il risultato.
Vittoria che regala così qualificazione e primato all’Olanda che si proietta agli ottavi di finali con un turno di anticipo come Italia e Belgio, mentre l’Austria si giocherà il secondo posto contro l’Ucraina a Bucarest lunedi pomeriggio nella partita che deciderà anche l’eventuale avversario dell’Italia se gli uomini di Mancini dovessero chiudere da primi il girone A. Lunedì si disputa Olanda-Macedonia, match ormai inutile ai fini della classifica