Euro 2020. Si apre con Turchia-Italia. Mancini: “Vogliamo arrivare a Londra”

Il ct Roberto Mancini (credit GETTY IMAGES for FIGC)

Massimo Ciccognani

C’è una sana sensazione di ottimismo che aleggia sull’Italia, attesa al battesimo europeo contro la Turchia. Lo confermano le stesse parole del ct Roberto Mancini che pure ha passato un pomeriggio niente affatto facile per la nuova tegola caduta sulla Nazionale. Dopo Sensi, è tornato a casa anche Lorenzo Pellegrini che ha accusato problemi al flessore durante l’ultimo allenamento. Pellegrini salta l’Europeo e Mancini richiama Gaetano Castrovilli. “Ci dispiace, come giocatore, come ragazzo, è triste lasciare l’Europeo così all’ultimo giorno. Stava benissimo, anche ieri. E’ un grande dispiacere per tutti”.La spensieratezza un fattore sul quale l’Italia fa affidamento. “Ora che la situazione sta volgendo al meglio, è l’ora di tornare a dare soddisfazioni. Sarà il nostro obiettivo: far divertire le persone anche se per novanta minuti. Sarà un momento bello per tutti. Cercheremo di fare del nostro meglio, la prima gara è la più difficile ma come abbiamo già detto dovremmo essere liberi mentalmente. Dobbiamo pensare al lavoro e divertirci. La mia lettera sui social era per gli sportivi, per gli italiani: tutto il paese, anche chi non s’intende di calcio, segue ugualmente. Saremo tutti coinvolti”.L’Italia come la sua Samp. Mancini sorride. “Spero che il risultato finale sia lo stesso. Ci sono delle somiglianze ma non lo pensiamo solo noi”.Primo ostacolo, la Turchia. “Dobbiamo rispettarla, è una Nazionale piena di talento. L’esordio è sempre difficile ma dobbiamo pensare a giocare a calcio”.Ma l’Italia è convinta delle proprie possibilità di espressione.  “Ero fiducioso tre anni fa, lo sono ancora di più oggi. Abbiamo lavorato bene, abbiamo dei giocatori bravi. C’è un ottimo gruppo. E’ tanto tempo che siamo insieme, ci siamo divertiti e vorremmo continuare a farlo e, alla fine, se riusciamo, ad arrivare a Londra… Ne riparleremo. Ma sono molto fiducioso”.Tornano i tifosi allo stadio, magari non come il ct sperava. “Vista la situazione sarebbe stato più bello avere più gente. L’Olimpico pieno ci avrebbe dato una spinta in più ma giocare con nessuno e sedicimila… E’ già un primo passo”.E l’emozione, comincia a farsi strada. “Da stanotte sarà tanta. E’ l’inaugurazione, non ci si può non emozionare. La voglia di vivere questo Europeo da protagonisti è importante. Eccesso di entusiasmo? I tifosi possono averlo. Noi sappiamo che è importante averlo ma sapere anche cosa stiamo andando ad affrontare. E’ una gara di calcio, da affrontare con spensieratezza. Se facciamo quel che sappiamo fare, con tranquillità, possiamo farcela”.Formazione con delle gerarchie, ma il ct non ha ancora deciso. “Non è ancora deciso nulla, ci possono essere situazioni indirizzate ma tutti i giocatori sono molto concentrati. Sanno che se anche non dovessero giocare dal 1′, dovrebbero fare la differenza a gara in corso. Spinazzola? E’ così forte ed esplosivo che può giocare a cinque o quattro, non ha problemi a giocare in vari tipi di modulo. L’importante è che stia bene. La formazione? Siete tutti grandi allenatori, non devo dirvela… Tra Ciro e Gallo, che giochi l’uno o l’altro, l’importante è che giochino e lottino e che segnino”.Una vigilia tranquilla. Magari più avanti. “Spero di dormire stanotte come le altre notti… Sarà una notte diversa dalle altre: spero di arrivare più avanti a non dormire, al 9-10 luglio”. E allora, andiamo a cominciare. Anche se Mancini non lo ha detto, formazione praticamente fatta: Italia con il 4-3-3 con Donnarumma tra i pali, Florenzi e Spinazzola esterni di difesa, Chiellini e Bonucci centrali. In mezzo Jorginho, Barella e Locatelli. Davanti Immobile punta di riferimento, con Berardi e Insigne ai lati. Arbitra l’olandese Makkelie. Calcio d’inizio alle 21, ma prima grande cerimonia inaugurale. Con Totti a dare simbolicamente il calcio d’inizio, il passaggio delle Frecce Tricolori sull’Olimpico e tanto, tanto altro. In tribuna atteso il presidente Mattarella. E allora andiamo a cominciare. E’ l’ora di Turchia-Italia. E’ l’ora di continuare a vincere, perché stavolta in palio c’è davvero tanto.

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