Inter, è qui la festa. Domani con l’Udinese arriva anche il trofeo scudetto

Armando De Paolis

In mille domani a San Siro per salutare i campioni d’Italia. L’Inter sfida l’Udinese ma soprattutto alzerà al cielo di Milano il tanto atteso scudetto. “Manca l’ultima partita contro l’Udinese che è una buonissima squadra e dovremmo cercare fino all’ultimo di dare sempre il massimo per finire nella migliore maniera – ha detto il tecnico Antonio Conte -. Domani dobbiamo alzare il trofeo dello Scudetto e vogliamo farlo con una buona prestazione”.

Mille persone allo stadio, ancora poche, ma un bel segnale. “È un segnale il fatto di riaprire, così come c’è già stata la riapertura parziale per la Coppa Italia e ci sarà per l’Europeo. Anche domani sarà bello, non dimentichiamo che tutti quanti lavoriamo con l’obiettivo di rendere orgogliosi i nostri tifosi. Il tifoso è molto importante per il calcio, ci auguriamo quanto prima di riaverli al nostro fianco”.

E con l’Udinese, non sarà una passeggiata, visto che sono già salvi e liberi mentalmente. “L’Udinese è una buonissima squadra – ha aggiunto Conte – molto fisica, brava anche nella fase difensiva a concedere pochi spazi per poi ripartire, ci aspettiamo sicuramente una partita che avrà delle difficoltà anche perché giustamente verranno a San Siro non per onor di firma ma per affrontare i nuovi Campioni d’Italia e cercare di fare del loro meglio”.

La riscossa Inter dopo la gara di andata. Da allora 15 vittorie, 2 pari e una sola sconfitta.
“Sicuramente quando alla fine vinci lo Scudetto è perché hai fatto qualcosa di importante e straordinario, qualcosa di più rispetto alle altre. Penso che i numeri siano importanti perché fanno capire che tipo di stagione abbiamo giocato e vissuto e i complimenti vanno fatti soprattutto ai calciatori”.

Inter che è cresciuta tantissimo, esattamente come voleva Conte. “Sicuramente c’è stata una crescita importante da parte di tutti i giocatori non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche per quanto riguarda la mentalità. Lavorandoci sono cresciuti tanto, adesso sono giocatori che hanno vinto e quindi sanno che strada percorrere per continuare a vincere”.