Adesso, per la Roma, è proprio crisi. I giallorossi perdono anche a Marassi contro la Samp (2-0) e devono guardasi le spalle dal possibile ritorno del Sassuolo. Di male in peggio dopo la nottataccia di Manchester. Vince Ranieri che certifica la crisi romanista: decidono i gol di Adrien Silva e Jankto con la Roma che ha sbagliato anche un calcio di rigore con Audero che ha neutralizzato la conclusione di Dzeko.
Tanti assenti: Ranieri recupera Candreva, Keita e Quagliarella ma li lascia tutti e tre in panchina per non rischiare, davanti Gabbiadini unica punta con Verte alle sue spalle. Molte rotazioni pure nella Roma, a partire dal portiere che è il terzo Fuzato, all’esordio in questo campionato. In difesa riecco Kumbulla, sulle fasce confermati Santon e Peres dopo Cagliari. Cristante avanza in mediana, ma la grande novità è in attacco: ci sono tutti e due i numeri nove. Mayoral e Dzeko assieme dal 1’.
Mayoral ha le prime occasioni – Le prime due occasionassime del match capitano a Mayoral ma lo spagnolo non colpisce anche per colpa di Tonelli: la prima volta (2’) tarda un po’ a calciare e ne permette il rientro, sulla seconda (13’) invece bravissimo il centrale di casa ad opporsi col corpo. Nel mezzo, appena qualche istante prima, un mancato tiro di Gabbiadini su ottimo invito di Jankto. Dzeko troverebbe la via della rete al 28’, ma il fuorigioco è lampante e la chiamata arriva.
Poca Samp nella prima parte del primo tempo, ma la squadra di Ranieri viene fuori alla distanza e dopo la mezz’ora ecco le occasioni: mancino di Verre che finisce fuori di un soffio, mentre un minuto dopo Fuzato è chiamato alla prima parata, per murare il tentativo un po’ masticato da Thorsby. Peres poi ferma la conclusione di Damsgaard dal limite. Momento sliding doors nel finale di primo tempo. Dzeko ha la palla per togliersi via la ruggine in campionato e colpire, un invito filtrante con i giri giusti di Mkhitaryan, ma lo spreca calciando sull’esterno della rete dopo aver saltato Audero. Una legge antichissima del calcio, quella del gol sbagliato-gol subito, trova immediata conferma: appena prima del recupero Fuzato appoggia corto su Kumbulla, che scivola. Thorsby scippa il pallone e completa l’opera servendo Adrien Silva, che spiazza Fuzato con il mancino dell’1-0. Appena prima dell’intervallo.
La ripresa inizia senza sostituzioni immediate, e con dei ritmi tutt’altro che infuocati. Dzeko si vede annullare un altro gol: anche stavolta la posizione sembrava nettamente irregolare già a occhio nudo, ma dopo un’attesa prudenziale ecco chiamata e annullamento. La Sampdoria sembra interpretare fedelmente il copione del primo tempo, e dopo un inizio ripresa di attesa, eccola venire fuori e colpire. Classica ripartenza alla Ranieri, non ce ne voglia, e 2-0 in bacheca: la palla arriva velocemente dalla difesa a Verre, che disegna un tracciante perfetto verso Jankto, lanciato a tutta velocità verso la porta e abile nel trafiggere Fuzato con una conclusione potente, bassa e tesa: 2-0 Samp, e Roma alle corde.
La Roma ha un sussulto che potrebbe rimetterla in corsa. Mancini se ne va in progressione solitaria e crossa al centro: la palla sbatte sul braccio di Adrien Silva, ed è calcio di rigore. Con il tiratore Veretout assente, si prende la responsabilità Dzeko, anche per togliere la polvere dalla casella “gol in campionato”. Non stavolta, però, perché Audero intuisce il destro ad incrociare basso e glielo para. Amarezza per il bosniaco, sconforto per la Roma che da quel momento di fatto esce dal match, limitandosi ad osservare il duplice tentativo di Keita Balde di iscriversi al tabellino dei marcatori, sbattendo però sui guantoni di Fuzato. Dopo 3 minuti di recupero, ecco il triplice fischio del signor Sacchi: Sampdoria batte Roma 2-0 e vola a 45 punti. Roma ferma e ormai in piena crisi, con l’ultimo posto europeo a rischio: il Sassuolo è a -2.