Dall’inferno al paradiso, il Cagliari è vivo: 4-3 al Parma

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Dall’inferno al Paradiso in un battito di ciglia. Il Cagliari batte in rimonta il Parma, firmando pari e gol del sorpasso in pieno overtime e conquista tre punti di speranza nella corsa salvezza, mentre il Parma, probabilmente, scrive la parola fine sulla sua permanenza in serie A. Emozioni e gol alla Sardegna Arena. Finisce 4-3 e il Cagliari sorride, dopo aver visto la B in faccia nel momento in cui il Parma si era portato avanti di due. Decidono i gol di Pereiro e Cerri ben oltre il novantesimo. Il Parma fa la partita e dopo cinque minuti trova il vantaggio con Pezzella che infila Vicario con un sinistro al volo dal limite. Il terzino potrebbe fare 2-0 poi rischia grosso nella propria area toccando la palla con la mano. Valeri indica il dischetto su segnalazione dell’assistente, ma cambia decisione dopo l’on field review. Dal possibile pari al 2-0 è un lampo, quanto basta a Kucka per metterla dentro su centro di Cornelius. Il Cagliari reagisce con orgoglio e accorcia con Pavoletti di testa. Adesso è un’altra partita, con il Cagliari che ci crede e spinge in una ripresa dove finiranno per condensarsi grandi emozioni. Ma nel momento migliore dei sardi, arriva il 3-1 con Man che infila all’angolino. Mezz’ora da giocare, ma la partita non è finita perché Marin è bravo con una botta dal limite a tenere in vita il Cagliari: 2-3. La partita si apre, il Parma manca il colpo del definito ko, fallendo da due passi il gol. Poi al novantesimo, la partita cambia, grazie ai cambi di Semplici. Pereiro fa 3-3 al minuto 91 con un mancino che si infila all’incrocio: 3-3. Finita? Manco per idea perché a’ultimo secondo del recupero (minuto 95) Cerri con una deviazione sotto misura firma il definito sorpasso. Finisce 4-3 per il Cagliari che continua il viaggio verso la salvezza. Per il Parma, solo lacrime.

Raggiante Semplici a fine gara al microfono di Sky. “Che fossimo in B fino al novantesimo lo dite voi giornalisti, la strada resta in salita ma ora daremo continuità a questa vittoria. Dopo questo finale servono sia lo psichiatra che il cardiologo. Ma io batto sul carattere, che avevo già visto a San Siro e che oggi c’è stato. Già pareggiarla oggi ci sarebbe stato stretto”.