Per i processi c’è tempo, giochiamoci quello che resta della stagione

Stefano Sale *

Top e flop. La Roma non vince mai contro le grandi.  Formazione sbagliata, squadra messa male in campo, tattica suicida,  giocatori che camminano,  ex campioni bolliti, giovani non maturi, portiere imbarazzante, via l’allenatore, via tutti.  Rivoluzione!  Come buttare a mare tutto con 10 partite e un quarto di finale ancora da giocare. Va bene che la Champions si è allontanata, va bene che facciamo dei passi falsi incredibili, va bene tutto, ma distruggere tutto così quando sei ancora in corsa mi pare un tantino esagerato.

E non solo.  E’ giusto programmare ed avere un idea della Roma che verrà, ma leggere adesso di Allegri, Sarri e Nagelsmann in pole position, ma mettiamoci pure Juric e De Zerbi, non si sa mai.  Meret e Gollini già contattati. Cragno l’alternativa. Icardi invece verrebbe subito, ma di corsa.  Insomma, ecco i giornali, loro si in corsa per lo scoop e che trovano il modo di scassare tutto con parecchio ancora da giocare.  Sia chiaro, è tutto vero, è una Roma discontinua che sorprende in tutti i versi, che va a picco sempre sul più bello, ma che solo pochi giorni fa era celebrata come unica italiana rimasta in Europa, le altre hanno tutte fatto flop clamorosi. Ma da quelle parti la stampa è di regime, di colore rosa specialmente.

E’ normale che Tiago Pinto, per conto dei Friedkin, stia già lavorando per il futuro, è normale che Fonseca sia in bilico, già da quell’agosto amaro contro il Siviglia. La nuova proprietà cerca giustamente di dare il proprio imprint e tagliare col passato. Il tecnico forse è rimasto perché non c’erano i tempi giusti per cambiarlo. Ma noi che ne sappiamo? E’ probabile che Fonseca vada via, ma poi quello che conta è chi prendi dopo. Se mi prendi un Allegri, un Sarri o un Nagelsmann, non è che è la stessa cosa. Da li si vedrà tutto, l’ambizione ed i programmi. Parte sempre da chi è al comando. Allegri sarebbe un segnale forte, a puntare in alto, Sarri più da un ricominciamo da un idea di gioco, Juric o De Zerbi non ci credo neanche che se si presentano a Trigoria. Nagelsmann sarebbe una scommessa alla Rangnick, con curiosità ma anche con parecchie incognite. Io ripartirei da un Italiota vincente, che conosce bene come si gioca e come si vince in Italia, ma intanto bisogna di vedere se te lo puoi permettere, con tutti gli annessi, e se a lui è disposto a venire a rimettersi in gioco in questa piazza, con questa rosa di giocatori. Vediamo se il progetto dei Friedkin può fare la differenza qui.

Tornando al campo, se è vero che questa squadra soffre dei blackout clamorosi ed inaspettati è anche vero che alle volte sorprende anche positivamente. Problema è che nessuno ha una risposta a questo. Temo neanche Fonseca. Inesperienza? Panchina corta? Forma fisica? Stanchezza? Infortuni? Atteggiamento? Concentrazione? O non siamo proprio all’altezza?  Forse c’è una verità nel mezzo. A mente fredda si ragiona meglio. Abbiamo giocato e perso male a Parma, poi due grandi prestazioni con lo Shakhtar. Ed ecco il blackout col Napoli, almeno nel primo tempo.  I partenopei saranno più forti ma rimane l’approccio molto negativo nella prima frazione. Delusione cocente. Posto champions adesso molto piu’ lontano ma ancora possibile, se giochiamo sempre a calcio.

A fine stagione è molto probabile Fonseca, Dzeko e molti altri andranno via. Ma c’è ancora in ballo almeno la coppa. Ma se Fonseca dovesse centrare l’obiettivo Europa con accesso alla Champions, lo manderanno via comunque? Può darsi di si, secondo me hanno già deciso.  Fonseca ha fatto cose buone ed altre cose meno buone, forse non ci ha fatto fare quel salto che ci aspettavamo, o forse erano troppe le aspettative rispetto al valore di questa squadra?  La Roma sperava di arrivare quarta, qualcuno ha poi creduto addirittura che si poteva vincere il campionato o arrivare tra le prime tre almeno. Non dimentichiamo che la Roma partiva come quinta-sesta forza, con l’obiettivo di tentare di arrivare quarti. Poi si è alzata l’asticella e le solite illusioni, si sono create troppe aspettative. La Roma ha una nuova proprieta’, siamo in transizione. Bisogna avere fiducia. Per ora è difficile ma intanto c’è da ricompattarsi subito per il bene comune. Poi i processi vedremo di farli alla fine.  Adesso però Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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