Robert Vignola
A Reggio Emilia Sassuolo e Bologna si misurano le reciproche ambizioni. E con esse anche la febbre delle rispettive panchine.
C’è spazio per un filo di amarezza nella vigilia di Roberto De Zerbi: “Abbiamo consolidato l’ottavo posto, sembra tutto normale e scontato, ma dietro abbiamo squadre come Torino, Fiorentina, Sampdoria, oltre al Verona che sta facendo dall’anno scorso un campionato strepitoso. Noi sappiamo che non è tutto normale”. Parole di elogio per l’avversario: “Il Bologna non va in campo per il pareggio o per rubacchiare qualcosa, ma per fare la loro partita, hanno un’identità chiara. Con loro è una partita sempre aperta, prendiamo il 4-3 dell’andata: ci ha detto bene, con loro sono sfide sempre in bilico”.
Sull’altra sponda emiliana, in settimana ha tenuto banco lo stucchevole “pullman gate”, come è stato ribattezzato, finito a tarallucci e pignoletto, ma anche qui col retrogusto amaro registrato da Sinisa Mihajlovic: “Quando sono venuto qua, erano tutti cagati in mano: tifosi, dirigenza, giocatori. Poi ci siamo salvati. Quando Mihajlovic si è ammalato, Mihajlovic dall’ospedale tutti i giorni seguiva gli allenamenti e quando non ce la faceva si faceva le punture di cortisone per poter restare lucido e non aver dolore. Non so quanti altri lo avrebbero fatto ma non sono stato là a dire “chi è stato più bravo di me?”. Tutti abbiamo fatto cose col cuore, è stata una cosa bella, reciproca. Però siamo pari”, ha detto l’allenatore, messo sotto accusa per frasi considerate troppo leggere nei confronti dei tifosi che prima del match col Benevento avevano organizzato una fiaccolata.
In tutto questo, la partita: Sassuolo senza Boga, Chiriches e Bourabia, ma recupera almeno Defrel. Il Bologna aspetta i lungodegenti Medel e Faragò e schiera gli stessi undici di domenica, con l’eccezione di Svanberg per Dominguez. Arbitra La Penna di Roma assistito da Margani e Lombardo e con quarto uomo Rapuano e addetti Var Nasca e Valeriani, al Mapei Stadium fischio d’inizio ore 20.45 (esclusiva Dazn).