Francesco Raiola
Dopo il carbone trovato nella calza della Befana lasciato dallo Spezia di Nzola, Gattuso, che oggi compie 43 anni, prova ad andare oltre il brutto risultato di mercoledì e cercare di ripartire con un risultato positivo già da domani pomeriggio quando il Napoli sarà ospitato dall’Udinese di Gotti al Friuli. Azzurri impegnati in un vero e proprio tour de force in questi prossimi dieci giorni fino alla fine del girone di andata, con Udinese, Fiorentina e Verona in campionato, oltre all’Empoli in campionato e con la finale di Supercoppa Italiana prevista il 20 gennaio a Reggio Emilia contro la Juventus. Gattuso infuriato dopo l’incredibile partita di mercoledi contro lo Spezia: un match dominato dal primo minuto con innumerevoli occasioni da rete sciupate da Insigne e compagni, in una sfida a chi sbagliava di più. Quasi quaranta tiri del Napoli per un misero gol, quello di Petagna all’inizio della ripresa, che però non è bastato agli azzurri ad avere la meglio sui liguri, che sono riusciti a ribaltare risultato e pronostico, prima col rigore generoso concesso da Mariani e trasformato da Nzola e poi, addirittura in 10 contro 11, a vincere con Pobega che ha appoggiato in rete il pallone rimbalzato sul palo su conclusione ancora di Nzola. Imbarazzante è apparso il Napoli sotto porta, con una gran mole di gioco e con l’atavico problema di trasformare in rete un possesso palla dominante ma ingenorosamente sterile. Gli azzurri pagano l’assenza di un centravanti con il fiuto del gol, complice la contemporanea assenza per infortunio di Osimhen e Mertens, con il nigeriano che rischia di saltare anche la Juventus, mentre Mertens potrebbe tornare disponibile dalla sfida con la Fiorentina di domenica prossima. Ma a parte la poca cattiveria sotto porta, è evidente il narcisismo di questa squadra, che si specchia nella propria presunta bellezza senza riuscire a concretizzare e a rendere fruttuoso una mole di gioco comunque importante. Emblematiche in tal senso sono state le prestazioni di Insigne, sciagurato sotto porta, oltre a quella di Fabiàn Ruiz, anche lui troppo narcisista e concreto nel ruolo chiave di volante di centrocampo, oltre ad aver causato ingenuamente il calcio di rigore a favore dello Spezia.
Nel frattempo tiene banco anche il calcio mercato, con la vicenda Milik ancora aperta, con il polacco che continua a rifiutare Fiorentina e Marsiglia, con la speranza che il Napoli si convinca a cederlo già a gennaio alla Juventus, la quale evidentemente ha già bloccato il centravanti per giugno, che così però perderebbe l’Europeo di giugno,essendo stato fermo praticamente un anno. In uscita anche Malcuit, per il quale si registra l’interesse di Spezia e Fiorentina. Nel frattempo Giuntoli ha però chiuso con il Verona, replicando l’affare Rrhamani, per il centrocampista Zaccagni, che resterebbe in Veneto fino a giugno in prestito e dall’estate arriverebbe a Napoli. Affare da quattordici milioni di euro.
Per la sfida di domani, probabile ritorno di Meret tra i titolari proprio ad Udine, con Di Lorenzo confermato a destra e il ritorno di Hysaj a sinistra. Senza Koulibaly, ancora out, probabile esordio dal primo minuto di Rrhamani a fianco di Manolas. A centrocampo torna Demme tra i convocati, ma titolari saranno certamente Fabiàn Ruiz e Bakayoko, mentre in attacco torna Petagna titolare, con Insigne, Zielinski e Lozano nella batteria dei trequartisti.
Solito 3-5-2 per Gotti, che schiera l’Udinese più coperta del solito, con Musso tra i pali, linea a tre con Becao, Samir e Bonifazi, esterni Stryger-Larsen e Zeegelaar, in mediana Mandragora, Arslan e De Paul, con Pereyra in appoggio a Lasagna.
Fischio di inizio alle ore 15. Arbitro del match sarà il sig. Pasqua di Tivoli.